Buonasera,
nel gennaio 2007 incidente stradale in moto. Nel febbraio 2007 mi affido ad un avvocato per discolparmi dell'uso degli stupefacenti.
Seguendo i suoi consigli pago la pena pecuniaria. Mi informa che il giudice di pace ha valutato positivamente la documentazione prodotta:
Foglio del 118 dimostrante la somministrazione di Fentanest "oppiaceo salvavita", esami del sangue e del capello negativi sia per gli stupefacenti che per l'alcol, perizia medico legale di parte. Mi dice che devo rimanere in attesa della sentenza che mi discolperà dell'uso di stupefacenti. Mi viene emanato il decreto penale. Io ho atteso fino a gennaio 2009 positivamente per come mi viene consigliato dl avvocato.
Gennaio 2009, organizzo il viaggio a New York. Mi viene negato il visto a causa della condanna degli stupefacenti. Scopro dall'avvocato che io sono stato condannato e che non è possibile più opporsi per risultare non colpevole dell'uso di stupefacenti. Adesso, rivolgendomi ovviamente ad un altro avvocato, mi viene detto che a due anni dalla condanna vi è la possibilità di richiedere l'estinzione del reato, come unica soluzione. Io vorrei invece essere discolpato di un reato che non ho mai commesso. Cosa devo fare? Spero possiate aiutarmi; intanto vi ringrazio per il vostro lavoro e per la vostra disponibilità.
Mario, da Milano (MI)

Risposta:
il suo racconto presenta dei punti oscuri.
In primo luogo vorrei sapere quale tipo di imputazione le viene mossa, per meglio comprendere perchè sia stato emesso un decreto penale di condanna nei suoi confronti.
In secondo luogo sarebbe bene conoscere quale sia l'esatta condanna inflittale.
Indi le chiedo aveva eletto domicilio per le notifiche presso l'avvocato? In caso favorevole è stato avvertito dal suo difensore? (Troppi imputati infatti sostengono di non avere saputo nulla e non ricordano di avere invece avuto comunicazioni cui non hanno conferito importanza).
Un ricorso per revisione è estremamente difficile ad essere accolto.
Le consiglio di iniziare una procedura di riabilitazione presso il Tribunale di Sorveglianza di Milano.
Avv. Zaina