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Serpelloni non mi convince
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Lettera 
29 aprile 2009 0:00
 
Cara Aduc,
Ho scoperto da poco il vostro sito,e trovo le vostre notizie e i vostri articoli fantastici.Vorrei esprimere il mio dissenso nei confronti di Serpelloni e della sua lettera. I concetti che cerca di esprimere sono vecchi piu di me. Le calunnie infondate nei confronti della cannabis che egli stesso scrive nella lettera fanno parte di una famiglia di stereotipi e di preconcetti che vanno avanti dagli anni '50. Io posso rispondergli che,nonostante il 90% dei tossicodipendenti del Sert abbiamo iniziato con la cannabis, questo non significa che il passo sia istantaneo e sicuro, anzi, vorrei sapere quanto di coloro che usano cannabis e derivati abbiamo intenzione di andare oltre, allora il dato sarebbe rilevante. Ma spiattellare un numero,che descrive la quantità di tossicodipendenti, persone che hanno gia' da lungo tempo confidenza e dimestichezza con la droga, che ha fatto uso di cannabis è come dire che su mille assassini novecento hanno praticato sport violenti,e per questo sostenere che gli sport di contatto è sinonimo di inneggio alla violenza. Ma andiamo, il proibizionismo perde acqua da tutti i pori, da tutti i settori e in tutti i luoghi. E poi ci tengo a dire una cosa:la cannabis potra' essere considerata un punto di partenza per la fine, per il mondo devastante delle droghe pesanti, ma se così fosse allora centinaia di milioni di esseri umani sarebbero gia' condannati. Non è qui che si deve giocare, ma è nella psicologia di chi decide di fare un posso in piu' fino a finire nel tunnel, cosa li spinge a farlo? la cannabis? innocente pianta, o un disagio creato da questa società sempre piu' vuota ipocrita e priva di morale?
Mentre stiamo discutendo se la canna fa male, il mercato nero elabora sostanze sempre piu' potenti mortali e noi ce la prendiamo con l'unica sostanza, ripeto e sottolineo l'unica sostanza, insieme all'alcool, che porta nella sua essenza millenni di cultura e di storia. Non esiste sostanza classificata come droga, a parte le 2 menzionate sopra, che quando se ne fa uso, prima se ne apprezza il sapore e poi l'effetto psicoattivo. Perche' dubito che un cocainomane goda piu' di quei 3 secondi di tirata del sapore della cocaina, non ho nemmeno idea se abbia un sapore. Ma tutti noi abbiamo apprezzato un buon vino, e ne abbiamo assaporato l'effetto narcotizzante al terzo bicchiere, e tutti noi dovremo evitare di guidare dopo quel bicchiere, perche' usare sostanze che alterano la biochimica neurale, significa anche mantenere la responsabilità nei confronti di chi ci sta intorno (ognuno è libero di fare quello che vuole nei limiti della libertà altrui). E scommetto che in Olanda, dove si fuma meno che in Italia, se la gustano come noi gustiamo il vino. Dovrebbe essere così in tutto il mondo, ci sarebbe un problema in meno, o comunque minore, e ci concentreremo di piu' sui
veri problemi della società: povertà, malessere dei minori, mafia, spaccio di vere droghe, non specchi per le allodole e mafia mafia mafia.
Guido

Risposta:
La ringraziamo della lettera che ci ha inviato e che pubblichiamo su Cara Aduc.
 
 
 
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