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Revisione patente per cosa?
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Lettera 
24 gennaio 2013 0:00
 
Buongiorno, chiedo cortesemente un consiglio per uscire da una situazione incresciosa in cui mi sono trovato di recente. Ho 44 anni, bolognese e laureato, professionista in ambito multimediale, grande passione per la musica, antiproibizionista convinto formato sui testi di Arnao, Manconi ecc. I primi studi sulle sostanze psicotrope li ho svolti nell'ateneo fiorentino con il compianto prof. Pio Baldelli. I fatti: nell'aprile 2011, al termine di una serata di musica afro-reggae presso il circolo di cui ero presidente, ho ricevuto la visita di due agenti di polizia che hanno trovato nel locale circa 10 g tra hashish ed erba. Per non avere problemi (illuso) all'associazione mi sono preso la responsabilità "politica" della sostanza (una parte era comunque mia) ed ho collaborato con gli agenti perché la situazione non degenerasse: ovviamente la polizia in questi casi non è mai benvenuta (uno dei frutti del proibizionismo), il locale era pieno di africani, probabilmente sans-papier, di giovani e persone stanche di subire soprusi legati all'uso di sostanze, per cui mi mostro collaborativo. Tratto da solo in questura mi viene fatto firmare un verbale dove mi dichiaro "consumatore abituale di tali sostanze"; alle mie rimostranze vien risposto che se non avessi firmato avrebbero trattenuto la patente, quindi ho firmato. Nei giorni seguenti questo brutto episodio ho consultato un legale che, purtroppo, non mi ha saputo dare consigli utili al riguardo se non attendere il normale iter burocratico. A marzo 2012 faccio il colloquio con l'assistente sociale, senza problemi, ed in seguito mi viene riconosciuta la detenzione per uso personale (no spaccio), quindi subisco la sanzione amm.va del divieto all'espatrio per due mesi. Pensavo fosse finita lì ma ad ottobre 2012 mi arriva la richiesta di revisione della patente per detenzione di sostanze stupefacenti; quale aberrazione del diritto è questa? Non stavo guidando (ero seduto sul divano), non stavo fumando, non ho creato problemi agli agenti e, purtroppo, non ho fatto ricorsi. La goccia che ha fatto tracimare il tutto è stata la richiesta dell'esame delle urine, da ripetersi a sorpresa per tre volte e con ingenti spese a mio carico. Se detengo hashish potrei non avere le condizioni psico-fisiche per guidare? Allora tutti quelli che tengono il vino in cantina potrebbero ubriacarsi alla guida e quindi
andrebbero controllati preventivamente? Ma siamo seri... Non sono più disposto a tollerare queste porcate, ad essere governato da inutili e dannosi buffoni, ipocriti e mafiosi. Andro' alla visita presso la commissione patenti ma non sono disposto a fare l'esame delle urine ne' altri (capello, sangue...): ho 24 anni di patente immacolata, sono incensurato, mai avuto incidenti o problemi al volante. Ho intenzione di fare opposizione a qualsiasi ulteriore vessazione nei miei confronti, però ho bisogno di assistenza legale. Cosa mi consigliate?
A quali rischi mi espongo? Grazie 1000 x il vostro prezioso lavoro.
Alessandro, da Casalecchio Di Reno (BO)

Risposta:
per darle una risposta esaustiva sarebbe opportuno esaminare le carte e conoscere esattamente le norme richiamate nel procedimento adottato per la revisione della patente. In ogni caso, le segnalo che, in materia di revisione della patente, l'autorità amministrativa purtroppo gode della più ampia discrezionalità, soprattutto sotto il profilo della indicazioni degli esami richiesti per il rinnovo della patente.
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Ha risposto Adriano Saldarelli: http://sosonline.aduc.it/info/saldarelli.php
 
 
 
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