a riguardo La polizia si é comportata nel seguente modo:
Un ragazzo (studente) si trovava all'uscita di una discoteca insieme a due "amici".
La polizia si é avvicinata ed ha chiesto loro se fossero in possesso di sostanze stupefacenti.
I 3 hanno risposto negativamente ma soltanto uno é stato perquisito.
Detti "amici" appartengono a famiglie notoriamente prive di etica. Di uno il papà é ascensorista, però "frequenterebbe" sino a tarda ora le discoteche, mentre la mamma é casalinga, però risulterebbero possedere due appartamenti; dell'altro i genitori farebbero i portieri, ma lo stesso ragazzo frequenta un "giro" di scuole private e "feste" organizzate da persone assai benestanti.
Il contrario si può dire dei genitori del ragazzo perquisito.
La mamma é un ex Insegnante poi impiegata presso la Pubblica Amministrazione ed il papà un Formatore indipendente in lingue straniere. Questi ultimi avevano già più volte chiesto aiuto ai Carabinieri vedendo il loro figliolo letteralmente assediato dai ragazzi di cui sopra che insieme ad altri cercavano di "trarlo in errore".
Il ragazzo in questione al momento della nascita é stato vittima di una "sofferenza fetale" e diversi anni più tardi un incidente stradale causatogli da un'autovettura mentre era alla guida del suo scooter gli ha provocato versamenti di sangue al cervello ed al rene.
Nella circostanza che ci occupa il ragazzo perquisito é stato trovato in possesso di "3 bustine" di marijuana.
La polizia si é presentata insieme al ragazzo a casa dei genitori, ha preteso di entrare e di perquisire la sua stanza.
Non hanno frugato gran ché.Si sono quasi subito diretti dietro la tenda di una finestra ed hanno aperto una scatola di cartone che aveva contenuto un cellulare trovandovi ammannite che qualcuno vi aveva messo.
Hanno arrestato il giovane che é finito in cella presso la Questura in attesa del "giudizio", l'indomani.
E' stato privato del suo cellulare ed ai genitori che hanno domandato di lui é stato impedito di vederlo.
Sembrerebbe che il ragazzo sia stato "segnalato", ma non so precisamente cosa possa significare.
Nonostante L'HTC della marijuana si fosse rivelata molto al di sotto di quella previsto per parlare di "spaccio", i poliziotti hanno chiesto al Giudice la convalida dell'"arresto".
L'Avvocato del ragazzo retribuito dai genitori non si é opposto.
Il Giudice ha sentenziato che non vi fossero gli estremi per lo spaccio, ma né al ragazzo né ai genitori é mai pervenuta detta decisione.
Desidererei sapere se il comportamento della Polizia é regolare o quale avrebbe dovuto essere.
A quali procedure é stato sottoposto il ragazzo dopo "l'arresto" (segnalazione, in cosa consiste...).
Se l'Avvocato del ragazzo ha agito correttamente e come mai la decisone del Giudice non é pervenuta né al ragazzo né ai suoi genitori.
Ringrazio in anticipo e porgo distinti saluti.
Anna Maria, da Roma (RM)

Risposta:
facciamo chiarezza.
La polizia non chiede la convalida di un provvedimento restrittivo personale, questo è un potere del P.M. che rivolge richiesta al giudice.
Il potere di operare perquisizioni è riconosciuto ex art. 352 c.p.p..
Il sequestro del cellulare è esercizio corretto, mentre un brevissimo incontro con i famigliari sotto il controllo degli agenti di Ps è usualmente ammesso.
Tralascerei considerazioni sull'estrazione culturale o sociale delle famiglie dei giovani.
Per affermare che si tratti di spaccio non si può avere riferimento al THC (non HTC!), posto che la cessione è gesto che la giurisprudenza configura come sintomatico del cd. spaccio.
Non sono in grado senza atti di valutare la correttezza dei comportamenti di un difensore e, comunque, tengo a precisare che in questo spazio non si danno opinioni sull'altrui attività professionale.
Se il ragazzo ha partecipato alla convalida dell'arresto in tale sede ha potuto ascoltare l'ordinanza del giudice, che con la propria lettura viene notificata e di cui può fare copia quando vuole.
Potete ottenere tutti gli sin qui compiuti, in copia tramite il Vs. difensore.
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Ha risposto Carlo Alberto Zaina: http://www.aduc.it/info/zaina.php