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Perquisizione in casa
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Lettera 
17 marzo 2010 0:00
 
Salve, vi scrivo per chiedere un consiglio visto che, su questo campo, siete esperti.
Circa due settimane fa ho ricevuto una “visita” dei Carabinieri in piena notte (ore 5.00) con in mano un mandato di perquisizione in merito ad un'inchiesta sullo spaccio di stupefacenti contestandomi gli articoli 110, 81 cpv. Cp. E 73 Dpr 309/90.
Per prima cosa fanno svegliare tutti i membri della famiglia, tra cui il mio fratellino di 12 anni che stava dormendo sulla stanza dei miei genitori. Poi chiedono di consegnare spontaneamente qualsiasi tipo di sostanza, cosa alla quale provvedo subito consegnando 0,7g di hascisc, 0,84 di marijuana e un grinder (trita-erba), e incominciano a chiedermi se ho psicofarmaci, morfina e roba di questo tipo. (Poi scoprirò che l'inchiesta parte da delle appropriazioni indebite di sostanze all'interno dell'ospedale di Perugia).
Provvedono alla perquisizione di due stanze in un appartamento e due stanze in altro (vivo in una casa composta da due appartamenti su due livelli, uno dove vivono i miei, un altro dove vivo io con mia sorella, anche se quella notte mi trovavo nell'appartamento dei miei genitori vista l'assenza di mia sorella) i due carabinieri della caserma del mio paese (Trestina, Città di Castello, PG), mentre i due N.A.S., da Pescara addirittura, “spaventano” i miei sulla rete di rapporti che ho e alle pene a cui sarò sottoposto visto che sono imbrigliato in questo procedimento penale.
Dopo 2 ore in casa e altre 4 alla caserma la “movimentata” nottata volge al termine.
Ora, nominato un avvocato di fiducia, si scopre che io non sono imputato in quel procedimento penale, né in altri procedimenti. Insomma, non c'è niente. Adesso l'avvocato ha avanzato una richiesta per accedere ad altre informazioni, come ad esempio, se c'è qualche indagine in corso su di me, mentre riguardo il procedimento penale, bisognerà attendere la chiusura delle indagini visto che ancora sono in corso.
Il fatto è che io non ho mai avuto giri di spaccio in nessun caso, conosco solo una delle persone arrestate, mentre a casa il carabiniere diceva che tutti i miei “amici” erano in manette.
Dalle sostanze analizzate risulta: marijuana THC 8,9%, pari a 0,075 di THC puro (esame su 0,851 gr. Mentre l'hascisc peso 0,713g. Risulta THC pari al 5,69% pari a 0,04 g. ti THC puro.
Cosa rischio, oltre alla condanna amministrativa già partita?
Per quel che mi riguarda sono un consumatore abbastanza incostante e in più, se l'indagine fosse stata condotta su me, avrebbero saputo che vivo generalmente a Perugia causa università (anche se non sono registrato come la maggioranza degli studenti vista la situazione degli affitti) e che comunque frequento essenzialmente sempre le stesse persone. Oltretutto sono incensurato, non sono stato mai fermato per droga, nemmeno per un pacchetto di cartine.
E qui concludo chiedendovi: Come mi devo comportare?
Potrei rischiare anche il procedimento penale?
Ringraziandovi anticipatamente vi porgo i più cordiali saluti

Risposta:
faccio fatica a pensare che se ha nominato un difensore lei non sia stato indagato.
Credo, invece, che lei, purtroppo, lo sia, se è vero che è stata disposta una perquisizione anche di natura ricognitiva.
Il mio consiglio è uno solo: si fidi e si confronti con il suo difensore che potrà spiegarle i termini del problema.
Sappia che, comunque, una sanzione amministrativa le verrà comminata, ove non si ravvisassero elementi di responsabilità penale.
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Ha risposto Carlo Alberto Zaina: http://www.aduc.it/info/zaina.php
 
 
 
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