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Lettera prefetto
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Lettera 
14 luglio 2010 0:00
 
Buongiorno,
dopo 4 anni, oggi, mi sono vista arrivare una lettera del prefetto per un fatto successo il 17 Giugno 2006, in cui i miei genitori chiamarono i carabinieri, consegnando loro una sostanza stupefacente per quantità ad uso personale (mio).
Nella lettera, mandatomi per raccomandata e con data 30 Giugno 2010, mi si rimanda all'art 75, dicendomi di presentarmi presso il centro educativo polivalente, per sostenere il colloquio previsto dall'art.75 del DPR n.309/90.
Vorrei capire come comportarmi, dato il lungo tempo passato fino ad oggi senza nessun avviso/movimento (nel periodo in cui comunque c'è stata la detenzione) da parte delle autorità competenti.
E' la prima volta che mi succede una cosa del genere, e i carabinieri a quel tempo, mi avevano assicurato che essendo la prima volta (non mi avevano però detto che nell'iter da intraprendere, il prefetto fa MOLTA differenza tra droghe pesanti e leggere!!) il prefetto non avrebbe intrapreso azioni /sanzioni amministrative (ne qualunque altra cosa) nei miei confronti, ma solo mi avrebbe rimandata a casa con "una bella tirata di orecchie".
Ora mi sto preoccupando, perchè non capisco il significato di aspettare 4 anni e, inoltre, di parlare di patente, quando sono stati i miei genitori a chiamare i carabinieri in casa...anche se comunque a quel tempo avevo 19/20 anni...quindi maggiorenne...però non ero alla guida...
Non lo so, sono molto confusa e impaurita...
Vi chiedo gentilmente di darmi un vostro parere sull'accaduto...
Vi ringrazio moltissimo...
Francesca, da Concorezzo (MI)

Risposta:
il colloquio e' finalizzato a valutare le sanzioni amministrative da irrogare. si consulti con un suo legale di fiducia, ma riteniamo comunque sia opportuno presentarsi al colloquio, pena ulteriore sanzione.
 
 
 
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