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Enel aiuta la polizia a individuare coltivatori domestici di cannabis?
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Lettera 
27 maggio 2009 0:00
 
Gentile redazione,
Mi chiamo Carlo e sono iscritto all'ultimo anno del corso di laurea specialistica in Scienze Politiche presso l'università di Bologna.
Sto conducendo una ricerca per una tesi di laurea sul tema "consumismo e potere". L'intenzione è quella di offrire un modesto contributo al filone delle ricerche foucoltiane in merito ai dispositivi e alle tecnologie del potere. Più precisamente sono interessato all'analisi dei sistemi di monitoraggio - o sarebbe forse più corretto dire di spionaggio - dei consumi messo in atto dalle istituzioni e da tutti quegli enti, oggi ormai privatizzati, che godono ciò nondimeno del privilegio, più o meno esplicitamente assicurato, del monopolio, il rischio più grande essendo per tali aziende quello di passare dal monopolio all'oligopolio, spartendo il proprio dominio con altre due o tre mostri aziendali. Mi riferisco alle compagne telefoniche, allo scandalo della privatizzazione dell'acqua, del gas, etc.
Data l'attualità del problema dell'energia ho pensato di concentrarmi sull'energia elettrica, ormai fornita da una pluralità di enti diversi tra i quali spicca ancora certamente - e spiccherà ancora per molto - il gigante dell'enel. Le politiche di prezzo messe in atto da tali compagnie offrono già un certo numero di spunti interessanti per osservare come il cittadino sia esortato in modo esplicito a consumare una quantità assurdamente crescente di energia: "cercate di consumare poco (evviva le lampade a basso consumo e i pannelli solari!) però sappiate che meno consumate più alte saranno le bollette!". Questo semplice problema meriterebbe già di per se stesso un'analisi approfondita, se non altro per la confusione che ingenera nel consumatore. Non dovrebbero esistere delle serie regolamentazioni in merito ad un campo così delicato e ricco di implicazioni come quello dei consumi energetici?
Vi sono tuttavia altri fatti meno evidenti ma sotto certi aspetti forse più preoccupanti, o se non altro degni d'indagine. Nel corso degli ultimi tre o quattro anni sono stati sostituiti i contatori elettrici ormai dell'intero territorio nazionale. I vecchi modelli sono stati sostituiti con contatori elettronici che trasmettono in tempo reale i consumi energetici.
Soffermandomi un momento a pensare al perché di un simile dispendio di denaro ho subito pensato che ci potrebbe essere dietro una qualche finalità di controllo. Potrà sembrare un pensiero paranoico. Tuttavia, digitando su google "enel controllo consumi" sono capitato in alcuni forum all'interno dei quali c'era chi sosteneva che le compagnie elettriche, in accordo con le forze dell'ordine, controllino i consumi elettrici per individuare coltivazioni domestiche di marijuana. Poiché tale attività comporta l'utilizzo di apposite lampade ad alto consumo che devono accendersi e spegnersi ad orari precisi, volendo cercare, magari con un software creato ad hoc, non è difficile individuare i trasgressori.
Ora, lasciando da parte il fatto che si tratta di una droga che in altri paesi europei ha subito un processo di progressiva depenalizzazione (quando non di legalizzazione) mentre invece in Italia è stata inspiegabilmente presa d'assalto dal presente governo, a me sembra che il fatto in quanto tale, se fosse vero, sarebbe di una certa gravità. Si tratta infatti di controllare sistematicamente le attività giornaliere di un'intera nazione, arrivando direttamente a "spiare" nelle case. Anche se tale forma di controllo non venisse usata che per motivi di "sicurezza", dal punto di vista psicologico e sociale possiede a mio avviso un impatto notevole sul modo in cui il cittadino percepisce la propria libertà ed il proprio inserimento all'interna di una società con delle regole. Non viene chiesto loro di non infrangerle con un deterrente: la pena; si impedisce direttamente che esse vengano infrante monitorando ogni sua attività. Sembra prefigurarsi una forma nuova di totalitarismo che rischia di passare inosservata perché appare inscindibile dal progresso tecnologico e viene realizzata a piccole dosi.
Non voglio annoiarvi ulteriormente. La domanda che voglio porvi è la seguente: siete a conoscenza, o avete la possibilità di verificare se sia o meno in atto la suddetta forma di controllo ad opera delle compagnie elettriche, delle forze dell'ordine, o delle due insieme allo scopo di individuare le coltivazioni illegali di marijuana? In caso affermativo vi chiederei di inviarmi il materiale di cui siete in possesso. Purtroppo tanto la polizia quanto l'enel sembrano ignorare del tutto le mie mail.
Grazie della generosa disponibilità,
Cordiali saluti
Carlo

Risposta:
la ringraziamo della sua lettera. No, non siamo a conoscenza di questo programma, e ci auguriamo che sia solo un sospetto. Se saltasse fuori una cosa del genere, vi sarebbero rilevanti questioni di legittimita'.
 
 
 
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