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L'albero infame
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Lettera 
17 febbraio 2012 0:00
 
Buongiorno,
sono caduto da un albero poco tempo fa (l'11 settembre 2011) e al soccorso medico ho dichiarato all'autorità medica di aver fatto una canna (in mia buona fede, in caso avessero dovuto utilizzare farmaci) cosa che, dati gli sviluppi, non credo che farò più (!). Data una mia segnalazione di un anno prima, ad un concerto, dove mi hanno trovato con un 1gr di hashish (me l'ero cavata con una semplice "promessa" di non rifarlo allo psicologo della prefettura di provincia), ho chiesto al medico se sarei stato segnalato di nuovo e quindi magari di non divulgarlo. Il medico dice che non sarebbe successo "praticamente" nulla di grave. In realtà sono stato contattato un mese dopo dai carabinieri del paese in cui vivo per confermare l'anamnesi dove si attestava che avevo fatto uso di uno spinello, che ho dovuto confermare e prendermi la responsabilità di quanto scritto perché, come sostenevano i due appuntatati, altrimenti avrebbero dovuto prendere in mano la cosa seriamente e cominciare un'indagine a partire da i due miei amici che erano con me e analizzarmi il capello, etcc.
Quindi, confermando, mi hanno detto che probabilmente avrei dovuto dare solo un paio di analisi delle urine (e forse neanche quelle), come mi ha detto anche il maresciallo quando mi hanno chiamato di nuovo in caserma per cercare di interrogarmi su praticamente tutto riguardante quella canna (dallo spacciatore a dove la tenevo in casa, etc..). Secondo voi, questo agire da parte del medico e dei carabinieri, è lecito (oltre che giusto)? Perché non mi hanno voluto lasciare una copia del verbale che ho firmato sia alla prima che alla seconda visita in caserma (soprattutto in quella dell'interrogatorio del maresciallo)? Ad oggi non mi è arrivata nessuna lettera in cui mi viene richiesto di andare al Sert. Date le varie "sorprese" constatate per sentito dire, da amici e conoscenti, posso aspettarmi qualcosa che mi danneggi seriamente (oltre al fatto di dare delle urine sporche che mi farebbero incorrere nel non avere più la patente e oltre all'umiliazione per una tale sciocchezza)? Ringrazio anticipatamente, conscio del fatto che siete davvero un organo importante per i
cittadini.
Lucio, da Sarteano (SI)

Risposta:
per quanto criticabile, la segnalazione ai Carabinieri probabilmente è intervenuta perché il personale medico ha ritenuto che nella vicenda vi fossero gli estremi di un reato perseguibile d'ufficio (es. spaccio di sostanze stupefacenti) e, in quanto pubblici ufficiali, hanno l'obbligo di riferire all'autorità giudiziaria (l'omissione di tale obbligo infatti sanzionata penalmente ai sensi degli artt. 361, 365 c.p.). Il verbale non le è stato rilasciato in copia perché probabilmente lei è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti ed, in tal caso, non ne ha diritto. E' possibile, poi, che la vicenda non abbia avuto un seguito per lei perché non è stata fatta la segnalazione alla Prefettura, che è l'organo competente all'eventuale irrogazione delle sanzioni amministrative per chi fa uso di sostanze stupefacenti.
 
 
 
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