Il ministro della Giustizia, Angiolino Alfano,
esulta perche', con gli arresti dei componenti di tre organizzazioni criminali dedite al traffico di droghe illegali (operazione 'Ouverture') sarebbe stato inferto un duro colpo ai mercanti di morte.
Ci domandiamo se quella del ministro Alfano sia ignoranza o altro.
Se consideriamo gli arresti da un mero punto di vista poliziesco, il buon risultato e' innegabile. Ma questo lo potrebbe dire il capo della polizia.
Un ministro non puo' limitarsi all'aspetto poliziesco della vicenda. Le valutazioni non possono escludere politica e sociale. Ma -ce ne rendiamo conto- se il ministro dovesse fare questo, dovrebbe prendere atto che tutta la politica di prevenzione e repressione del fenomeno droghe illegali e' fallita e fallimentare.
Percio' Alfano si adegua al ruolo che riveste e recita la sua parte e -speriamo- si renda conto che nessuno, con un minimo di testa sulle spalle e che non sia un suddito economico e politico, gli da' credito.
La realta' e' che, siccome siamo in un mercato dove la domanda c'e' e anche alta, chi gestisce l'offerta non si spaventa delle 'difficolta' operative' per i propri affari. Sgominate le tre organizzazioni criminali con l'operazione Ouverture, se ne fanno avanti altrettante: la fila per questi spazi che si aprono e' molto lunga, la materia prima non manca e anche li' dove si produce (Afghanistan e America Latina essenzialmente), siccome le strategie per farvi fronte sono come quelle del ministro Alfano, non c'e' niente che impedisca la continuita' della produzione.
Il problema dovrebbe essere affrontato capovolgendo le strategie di lotta e prevenzione: bisognerebbe incidere sulla domanda, rendendola legale e favorendo altrettanto mercato legale. Fantapolitica e fantaeconomia? Non proprio, visto che negli Usa, per esempio,
proprio ieri una commissione dell'Assemblea legislativa della California ha approvato una proposta di legge per legalizzare il consumo, la vendita e la produzione di cannabis per i maggiorenni. Un primo passo che probabilmente non si formalizzera' a breve con una legge, ma la dimostrazione di come questo argomento e' uscito dai piccoli circoli di 'aficionados' e puo' essere argomento di confronto per nuove politiche che partano dalla realta' e non, come oggi, da scelte ideologiche che premiamo solo droghe legali come alcool e tabacco.