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Cannabis. Svolta olandese? Giovanardi si aggrappa a tutto pur di nascondere il proprio fallimento
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Comunicato di Pietro Yates Moretti
4 luglio 2009 0:00
 
Sotto la spinta del primo ministro olandese Jan Peter Balkenende, una commissione governativa ha suggerito di creare un elenco unico di sostanze stupefacenti al posto dei due attuali per droghe 'leggere' e 'pesanti'. Inoltre, la commissione chiede che la vendita di cannabis nei coffee shop sia limitata ai soli residenti, con l'evidente scopo di evitare il 'turismo dello sballo'. (1) Le raccomandazioni della commissione non sono inaspettate. Oltre a rispecchiare il programma elettorale conservatore di Balkenende (partito Cristiano democratico), esse rispondono ai numerosi scontri diplomatici che la politica di 'tolleranza' olandese aveva attirato, soprattutto dai Paesi confinanti. E' del tutto scontato che se la vendita legale di cannabis e' permessa in una sola citta' europea, li' vi si riversino orde di turisti provenienti da Paesi dove tale pratica e' punita con il carcere. Se le raccomandazioni della commissione fossero accolte, quindi, la vendita di cannabis rimarrebbe legale e controllata, ma sarebbe limitata ai soli cittadini olandesi.
Per Carlo Giovanardi, si tratta pero' di una svolta epocale, il colpo di grazia all'antiproibizionismo e alle politiche di tolleranza. E c'e' da comprenderlo. Mentre nelle Americhe un numero crescente di Paesi depenalizza il consumo e il possesso personale di droghe, e il dibattito sul fallimento della guerra alla droga sembra aver preso ormai il sopravvento –tanto che si parla di legalizzazione della cannabis addirittura ai piu' alti livelli dell'Amministrazione statunitense- il sempre piu' ultimo giapponese Giovanardi e' alla disperata di ricerca di segnali confortanti sulla sua rigidissima politica repressiva e proibizionista. Se a questo si aggiunge che il consumo di cannabis fra i giovani italiani continua a dilagare dopo sei anni in cui il sottosegretario ha guidato la politica italiana antidroga, Giovanardi non puo' far altro che aggrapparsi a tutto cio' che puo'.
Cosi', in Italia la vendita di cannabis continuera' ad avvenire non in negozi sottoposti al controllo delle autorita' sanitarie e giudiziarie, ma liberamente e clandestinamente nelle piazze e nelle scuole. E se in Olanda ci guadagnano i singoli negozianti e l'erario attraverso la ordinaria tassazione, in Italia continueranno a profittarne solamente le organizzazioni criminali. La mafia, come sempre, ringrazia.

 
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