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Aduc – Osservatorio Firenze, e non solo. Le siringhe abbandonate nei parchi. Il rimedio e’ semplice e legale, ma i pruriti ideologici fanno male a tutti, soprattutto ai bimbi
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Comunicato di Vincenzo Donvito
13 luglio 2017 11:08
 
 Una bimba e’ stata punta da una siringa abbandonata da qualche tossicodipendente tra l’erba del parco di villa Vogel a Firenze. Portata in ospedale e’ sotto stretta attenzione per vedere, incrociando le dita, cosa le accadra’. Genitori giustamente arrabbiati, se la prendono con il Comune che non garantisce la pulizia… e il Comune risponde, per voce del presidente del Quartiere 4, “ricordando” che tra poche settimane partiranno i lavori di riqualificazione del parco. La risposta e’ -per usare un linguaggio militare- d’ordinanza. Ma non basta per essere convinti di essersi lavati le mani ed essersi messi a posto con la coscienza. Il problema e’ piu’ complesso e noi ricordiamo una soluzione semplice semplice, che non e’ quella di un mondo libero dalle droghe… cioe’ la non-soluzione, ma riduzione del danno. Cioe’ un luogo o piu’ luoghi (shooting room, narcosalas, etc), dislocati nei punti strategici della citta’, dove i tossicodipendenti possono andare ad iniettarsi le proprie dosi sotto il controllo di personale medico, e usando le siringhe dopo averle prese da macchine scambiatrici con quelle gia’ usate, o comunque di poter iniettarsi le proprie dosi in un luogo che funge da presidio sanitario e raccolta rifiuti.
E’ quanto gia’ accade in citta’ come Parigi, Madrid, Berlino, Lisbona, Londra, Zurigo, etc.. insomma in tutte le citta’ europee in cui le legislazioni, per esempio Francia, non devono necessariamente essere meno proibizioniste della nostra italiana perche’ possa essere realizzato un tale presidio sanitario. E’ solo una questione di volonta’ politica che deve essere decisa dalle singole amministrazioni comunali. E che in quella fiorentina, come in altre citta’, non viene presa neanche in considerazione in virtu’ dei pruriti ideologici degli equilibri delle varie amministrazioni. Se poi pensiamo che a Firenze, per esempio, il Sindaco Dario Nardella si e’ anche dichiarato antiproibizionista firmando qualche petizione o progetto di legge, la mancanza di iniziative e decisioni appare ancor piu’ grave.
Tornando alle siringhe di villa Vogel… non e’ che miracolosamente sparirebbero, ma e’ innegabile che se esistessero questi presidi sanitari, il pericolo di abbandono sarebbe decisamente minore. E a questo aggiungiamo che sarebbe anche piu’ difficile trovare qualche tossico che si buca all’interno del portone di casa nostra.
 
 
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