Carlo Giovanardi, sottosegretario per le politiche antidroga, ha detto oggi che sulle droghe l'Aduc "
fa una continua e totale disinformazione" . Questo perché l'Aduc ha osato citare i
miseri risultati dei siti web governativi alla vigilia del lancio dell'ennesimo sito Internet lanciato dal Dipartimento politiche antidroga.
Le affermazioni dello zar antidroga de' noantri ci confermano quanto poco gradisca chi non si rassegna a una politica fallimentare, criminogena e assassina quale e' il proibizionismo. Grazie all'approccio repressivo, piuttosto che quello sanitario e di limitazione del danno, le organizzazioni criminali continuano ad arricchirsi ed i tossicodipendenti a morire, spesso in carcere.
I dati parlano chiaro. Da quando Giovanardi è a capo dell'antidroga, ormai quasi un decennio, il consumo di sostanze illegali è continuato ad aumentare in Italia, che si attesta fra i Paesi messi peggio in Europa. La 'ndrangheta e' diventata una delle piu' imponenti multinazionali del narcotraffico al mondo. Le iniziative del Governo, basate (quelle si') sulla disinformazione nella speranza di terrorizzare qualche giovane a non farsi una canna, non hanno prodotto alcun risultato. E fra queste iniziative ci sono anche i siti Internet del Dipartimento politiche antidroga che complessivamente hanno raggiunto neanche la meta' delle persone che
Aduc Droghe raggiunge con una frazione di costi e mezzi. E questo perche' il nostro sito informa senza censure, dando spazio a tutte le ricerche scientifiche, anche quelle che ormai sovente condannano l'approccio proibizionista.
Non abbiamo alcuna speranza che Giovanardi si interroghi su cosa c'e' che non ha funzionato nei sui dieci anni a capo dell'antidroga. Se vi sara' un cambio di politica sulla droga, per includere un approccio piu' sanitario e meno giudiziario alle tossicodipendenze, questa verra' sicuramente dall'estero. A meno che la stampa italiana non cominci ad analizzare e interrogarsi sui risultati delle politiche propugnate dal Dipartimento politiche antidroga.