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Usa. Test antidroga, detenuti record e crack: tutto inizio' con Reagan
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Articolo di Alessandro Garzi
12 giugno 2004 17:16
 
Nel 1986, l'allora presidente americano Ronald Reagan, recentemente scomparso, volle compiere un atto politico un po' inconsueto per un presidente: urino' in un vasetto. Serviva per dare il "buon esempio" per sottoporsi ai test antidroga.
Pochi mesi dopo, Reagan firmo' un atto che imponeva a tutte le agenzie federali di istituire i test antidroga per tutti gli impiegati che occupavano "posizioni sensibili".
Quasi venti anni dopo, l'industria dei test antidroga e' ancora in pieno boom: e recentemente, le urine non bastano piu' e vengono richiesti esami ulteriori su un gruppo di persone sempre piu' vasto.
La politica dei test antidroga e' una delle eredita' che Reagan ha lasciato agli americani, assieme alla mania della "guerra alle droghe".
Si dice che Reagan fosse ossessionato dalla battaglia contro gli stupefacenti, tanto da dover coinvolgere ogni aspetto della sua politica: fu di sua moglie Nancy il famoso slogan "just say no" ed il supporto dato alle comunita' di recupero della Straight Inc, gestite, tra l'altro, dall'attuale ambasciatore americano in Italia, Mel Sembler, sulle quali sono piovute in seguito accuse di pesanti violenze fisiche e psicologiche fatte su ragazzini.
Dell'epoca Reagan sono le sentenze minime altissime fissate per legge per i reati di droga, che hanno fatto schizzare il numero dei detenuti negli Usa a livelli insostenibili.
Qualche osservatore ha fatto notare che mentre lo stesso Reagan conduceva una battaglia per garantire liberta' civili ai cittadini dell'est europeo, la sua amministrazione si ando' sempre piu' ad insinuare nelle vite private degli americani.
Ma il vero capolavoro, fu la guerra al crack, fatta con pene altissime, e con grosse accuse di razzismo. Prima dell'inizio della guerra reaganiana alle droghe, nessuno aveva mai sentito parlare di crack. La popolarita' della sostanza, soprattutto nelle comunita' nere, era tale che, nel 1989, appena diventato presidente, George H.W. Bush, disse che il crack lo si poteva acquistare tranquillamente anche nella strada di fronte alla Casa Bianca.
 
 
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