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 MONDO - MONDO - War on drugs. UNODC blocca rapporto su violazione diritti umani
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13 dicembre 2021 17:04
 
Con una decisione dell'ultimo minuto senza precedenti, l'organismo principale delle Nazioni Unite contro la droga (UNODC) ha bloccato la presentazione di un rapporto di un gruppo di esperti indipendenti di diritti umani che denunciava i governi per gravi violazioni dei diritti umani commesse nella guerra alla droga.

Il principale organo decisionale delle Nazioni Unite sulla droga ha sbattuto la porta all'esperta di diritti umani Dr Elina Steinerte, presidente del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria, che avrebbe dovuto presentare uno studio su come le politiche di controllo della droga sono causa di un'epidemia di detenzione arbitraria in tutto il mondo. Le è stato impedito di rivolgersi alla Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti il10 dicembre, che è per coincidenza la Giornata internazionale dei diritti umani, e la sua dichiarazione è stata semplicemente pubblicata online. Questa decisione dell'ultimo minuto, che ha portato a uno scambio di osservazioni durante la sessione, è stata presa a porte chiuse e mantenendo all’oscuro gli esperti di diritti umani fino all’ultimo momento.

Il rapporto fa luce sull'arresto e l'incarcerazione di milioni di persone in tutto il mondo per reati legati alla droga, compreso il consumo. Le persone che fanno uso di droghe sono anche regolarmente detenute contro la loro volontà nei cosiddetti "centri di riabilitazione", dove sono spesso soggette a trattamenti degradanti e disumani, compreso il lavoro forzato. Con la decisione del 10 dicembre, la Commissione sugli stupefacenti sfida il Consiglio per i diritti umani - il principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani - che aveva chiesto agli esperti di diritti umani di produrre lo stesso rapporto che ora è stato bloccato.

La decisione per bloccare la presentazione del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria è particolarmente irritante, visto che avviene nella Giornata internazionale dei diritti umani 2021, caratterizzata quest’anno dai i temi dell'uguaglianza e della non discriminazione. Dalle pratiche di arresto e perquisizione all'incarcerazione di massa o alla pena di morte, le prove mostrano che le politiche repressive sulla droga prendono di mira in modo sproporzionato le persone oppresse ed emarginate in tutto il mondo, compresi i gruppi razzializzati, gli indigeni, le persone che vivono in povertà, le donne e le persone LGBTQI+.

"La decisione di mettere a tacere un esperto di diritti umani delle Nazioni Unite proprio in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani è allarmante e costituisce un pericoloso precedente", ha affermato Ann Fordham, direttore esecutivo dell'International Drug Policy Consortium. "Segnala una profonda riluttanza ad affrontare le eclatanti violazioni dei diritti umani commesse in nome del controllo della droga".

Naomi Burke-Shyne, direttore esecutivo di Harm Reduction International, ha dichiarato: "Gli Stati membri devono intraprendere azioni urgenti per garantire che Steinerte sia invitato a tornare. Se la Commissione sugli stupefacenti non è in grado di riconoscere e affrontare le violazioni dei diritti umani causate dalla guerra alla droga, la Commissione scivolerà nell'isolamento”.

(Idpc del 10/12/2021)
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