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Vuoto legislativo in Giappone: via libera ai funghi allucinogeni
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Notizia 
1 giugno 2001 17:25
 
Il Giappone ha le leggi sulla droga piu' dure del mondo. Basti pensare che quando l'ex Beatle Paul McCartney venne arrestato nel 1980 all'aeroporto di Tokyo con poco piu' di 200 grammi di marijuana, avrebbe potuto scontare sette anni di galera. Ma un clamoroso vuoto legislativo fa si' che i funghi allucinogeni siano perfettamente legali. O meglio, ne' e' legale il possesso e la vendita, ed anche il consumo, purche' chi possiede, venda o ingerisca il fungo, non sappia che e' allucinogeno. Tanto che i negozianti degli "head shop" di Shibuya, il centro della moda giapponese, che vendono i funghi, sono sul filo della legalita' (ma pur sempre all'interno) quando mostrano "il prodotto" al pubblico e lo vendono, puche' non ne incoraggino il consumo. Ed anche le autorita' concordano con questa linea: stupefacenti che in buona parte del mondo occidentale sarebbero (e sono) considerati droghe pesanti, nel Paese del Sol Levante non sono nella lista delle sostanze proibite. Lo sono le sostanze contenute, come la mescalina dei peyote, ma, per i legislatori, quelli sono solo innocenti funghetti. In Giappone, nonostante le leggi, circolano diverse altre droghe, controllate dalla criminalita' locale, che trae i propri profitti soprattutto dalle anfetamine, molto in voga anche nel resto dell'Asia orientale, ed ha successo, come ovunque in occidente, l'ecstasy o, come la chiamano i giapponesi, la "droga dell'amore".
 
 
 
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