Al summit sul traffico di droga del Parlamento Andino di mercoledi', gli Usa hanno difeso la loro politica di lotta alla droga, contro l'accusa di spendere molti soldi contro il traffico di droga e troppo pochi per ridurre la domanda interna. La regione andina, soprattutto con la Colombia, e' la piu' grande produttrice al mondo di cocaina, mentre gli Stati Uniti sono il piu' grande consumatore del mondo.
Al Parlamento Andino -che include Bolivia, Ecuador, Colombia, Peru' e Venezuela- sono intervenuti due membri del Congresso degli Stati Uniti, i repubblicani Cass Ballenger e Mark Souder. Quest'ultimo ha sottolineato come gli Usa stiano cercando di affrontare il problema dell'abuso di droghe elencando le numerose iniziative messe in atto: incentivare le aziende che sottopongono i propri dipendenti ai test antidroga, sospendere i prestiti federali agli studenti che abusano di sostanze stupefacenti e agevolazioni a quelli che evitano le droghe. Ballenger ha centrato il suo intervento sull'impegno statunitense nel Plan Colombia per eliminare le coltivazioni di cocaina.
Il vicepresidente venezuelano, Adina Bastidas, ha posto l'accento sul fatto che i "Paesi ricchi" devono spostare le risorse impiegate per combattere il traffico di droga per tagliare la domanda di droga nei loro Paesi. Altri dubbi sono stati sollevati dal ministro dell'Interno venezuelano, Luis Miquilena, che ha sottolineato come la produzione di cocaina dalla Colombia si potrebbe riversare in Venezuela, che attualmente non e' un Paese produttore ma solo di transito per la cocaina colombiana verso Stati Uniti ed Europa.
Per tranquillizzare il Parlamento Andino i due membri del Congresso Usa hanno infine ricordato come alla Camera e' gia' passato un piano di finanziamenti di circa 15 miliardi di Usd, di cui 676 milioni sono stati assegnati al traffico di droga nella regione andina. Il finanziamento e' in attesa di ottenere il via libera del Senato.