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I Talebani offrono l'oppio di Stato
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Notizia 
20 luglio 2001 17:51
 
Il capo della commissione sul controllo degli stupefacenti del regime afghano, Abdul Hamid Ahund-Zadeh, ha offerto ai Paesi occidentali, Usa in testa, di comprare le vaste scorte di oppio per usarle a fini "farmaceutici", dopo che la coltivazione di questa sostanza e' stata messa al bando da parte del Governo politico-religioso di Kabul. Alcuni osservatori fanno notare che le scorte di oppio in Afghanistan sarebbero abbastanza per coprire il mercato per i prossimi due-tre anni. Il sospetto e' che il bando sia stato emesso per far schizzare in alto il prezzo dell'eroina, basti pensare che un chilo di oppio, in Pakistan, e' passato in poco tempo da un prezzo di 30 dollari, a 350 dollari (+1116%). Secondo il coordinamento delle polizie di frontiera dell'ex-URSS, l'Afghanistan rimane, nonostante il veto dei Talebani, il piu' grande fornitore di droghe all'interno della CSI. Secondo i dati dell'UNDCP, l'ufficio Onu sul controllo delle sostanze stupefacenti e sulla criminalita', almeno l'80% dell'economia afghana si basa sul commercio di droghe illegali ed il 75% dell'oppio "grezzo" che circola nel mondo viene prodotto in quel Paese. I membri del coordinamento hanno inoltre posto all'attenzione che la maggior parte dei laboratori clandestini per la produzione di eroina sono stati spostati verso il confine tra l'Afghanistan ed il Tajikistan. Ognuno di questi laboratori e' capace di produrre fino a dieci chili di eroina al giorno.
 
 
 
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