È la fine di un'ingiustizia in parte responsabile dell'alto tasso di incarcerazione dei neri negli Stati Uniti. Venerdì 16 dicembre il procuratore generale degli Stati Uniti ha incaricato i pubblici ministeri di non trattare i reati legati alla cocaina in modo diverso da quelli che coinvolgono la cocaina crack.

In una direttiva ai suoi servizi, il ministro Merrick Garland ha affermato che non c'era motivo di trattare le due droghe in modo diverso. "La scienza semplicemente non mostra una differenza tra crack e cocaina, perché non c'è una differenza farmacologica significativa tra di esse", precisa in questa direttiva resa pubblica dal ministero.

Quando il crack, un derivato della cocaina, si diffuse negli Stati Uniti negli anni '80 e '90, il Congresso approvò una legislazione - delineata dall'ex senatore e attuale presidente Joe Biden - che stabiliva pene più severe per il traffico o il possesso di questa droga rispetto a quelle per la cocaina.

La legge prevedeva fino a cinque anni di reclusione per chi fosse in possesso di 500 grammi di cocaina, mentre bastavano cinque grammi di crack per ricevere la stessa pena. Il possesso di crack comportava una pena detentiva obbligatoria per il primo reato superiore a cinque grammi. La giustificazione di questa disparità è con l'impatto presumibilmente più intenso del crack, secondo l'organizzazione The Sentencing Project, che sostiene alternative alla prigione e denuncia i pregiudizi razziali nelle condanne negli Stati Uniti

Crack più diffuso tra gli afroamericani
A quel tempo, il crack era prevalente all'interno della comunità afroamericana, mentre la cocaina era più comune nei quartieri privilegiati e bianchi, secondo The Sentencing Project. Di conseguenza, i neri sono stati più spesso condannati a lunghe pene detentive durante l'"epidemia di crack", aumentando la popolazione carceraria per lunghi periodi di tempo. Ancora oggi, il tasso di incarcerazione dei neri americani nelle carceri statali è quasi cinque volte superiore a quello dei bianchi americani.

Nel 2010 una legge ha abrogato la pena detentiva obbligatoria, ma il possesso di cocaina crack è stato ancora giudicato molto più duramente del possesso di cocaina. Nel 2018, Donald Trump ha firmato una nuova legislazione che consente agli utenti e agli spacciatori di crack di presentare ricorso.

Ma nel suo promemoria, Merrick Garland, nominato dal presidente Joe Biden, ha spiegato che "la differenza nelle condanne [nei] casi di crack e cocaina è ancora responsabile di disparità razziali ingiustificate nelle condanne".
Garland ha aggiunto che l'amministrazione Biden sostiene un disegno di legge per modificare le sentenze. Questo testo è stato presentato al Congresso nel gennaio 2021 ma non ha fatto progressi.

(Afp e Le Monde del 17/12/2022) CHI PAGA ADUC
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