Dopo l'
American College of Physicians, anche l'American Medical Association ha chiesto che la cannabis sia eliminata dall'elenco delle sostanze vietate per uso terapeutico dalla legge federale. Fino ad oggi, l'AMA, la più grande e importante associazione medica degli Stati Uniti, aveva raccomandato al legislatore di mantenere la marijuana fra le sostanze proibite, al pari di eroina e cocaina, in quanto non vi sarebbero state sufficienti prove scientifiche sui benefici medici dei cannabinoidi.
Il documento contenente la nuova posizione dell'associazione afferma, "L'AMA chiede che venga riesaminata la classificazione della marijuana nella Tabella I delle sostanze controllate con l'obiettivo di facilitare lo svolgimento della ricerca clinica, dello sviluppo di farmaci a base di cannabinoidi, e dei metodi alternativi di somministrazione". Il documento spiega anche che questa posizione non deve essere interpretata come un avallo dei programmi di cannabis terapeutica già approvati in una quindicina di Stati".
"Questa nuova posizione della più importante, ma anche la più cauta e conservatrice delle organizzazioni mediche in America, è storica", ha detto Aaron Houston, direttore delle relazioni con il Governo della Marijuana Policy Project, che ha partecipato alla riunione dell'AMA. "La classificazione fra le droghe pesanti non è solo scientificamente insostenibile, data la mole di dati scientifici che mostrano come sia sicura ed efficace contro il dolore cronico e altre malattie, ma è stata fino a oggi di grande ostacolo alla ricerca".