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Peru'. "War on drugs": il Governo tenta la ritirata
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Notizia 
30 agosto 2001 20:21
 
Il governo peruviano ne ha abbastanza del suo incarico d'intercettatore. E' ancora calda la disastrosa operazione in cui era morto un missionario americano che volava su un jet erroneamente abbattuto perche' si credeva fosse di trafficanti. Convincere gli Stati Uniti, assertori del successo delle operazioni, e' il passo piu' difficile: i dati parlano di una diminuzione delle coltivazioni di coca in Peru' pari al 70% dal 1995, ma ampliando l'orizzonte, si vede come i dati mostrino anche l'incremento del 168% di piantagioni nella vicina Colombia.
Gia' nel 1994, quando fu approvato dall'Amministrazione Clinton, il provvedimento era sospettato di pericolosita': il progetto rappresentava un eventuale "imbarazzante evento diplomatico"; nessuna menzione al fatto che innocenti potessero morire. Un prezzo "dolorosamente" basso da pagare per la crociata contro narcotrafficanti.
Il Governo peruviano ha evidentemente accusato il colpo e argomenta che sforzi maggiori potrebbero essere applicati per combattere la domanda di cocaina direttamente nei "Paesi ricchi"; gli sforzi includono anche le astronomiche cifre di denaro spese nella battaglia contro i mulini a vento.
 
 
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