Le Autorità di New York City fanno sapere che i primi siti di consumo sicuro per droghe illegali (Overdose Prevention Centers - OPCs) hanno già salvato dozzine di vite da quando sono stati isituiti alla fine del mese scorso. Nel frattempo, ci sono nuovi segnali positivi su una causa pendente alla corte federale in materia di riduzione del danno.

A New York, gli OPCs (narcosale - ndr), dove le persone possono usare droghe attualmente illegali in un ambiente controllato da un medico e dove possono ricevere aiuti per il trattamento, hanno evitato almeno 59 overdose e sono stati utilizzati più di 2.000 volte, ha fatto sapere il New York City Health Department lo scorso 21 dicembre.

I risultati iniziali sono "promettenti" e mostrano come le strutture "riducono le sofferenze inutili e le morti evitabili", ha detto il commissario per la salute Dave Chokshi in un comunicato stampa. "La semplice verità è che i centri di prevenzione dell'overdose salvano vite, le vite dei nostri vicini, familiari e persone care".

I sostenitori hanno a lungo sostenuto che le narcosale potrebbero aiutare a combattere l'epidemia di overdose della nazione, destigmatizzando contemporaneamente i disturbi da abuso di sostanze e fornendo alle persone gli strumenti di cui hanno bisogno per iniziare il trattamento.

"Stiamo incontrando persone che fanno uso di droghe per aiutarle a costruire la propria autostima", ha detto Sam Rivera, direttore esecutivo di OnPoint NYC, che fornisce questi servizi. “Nel dare valore alla vita, stiamo umanizzando le persone spesso non trattate come tali”.
Inoltre, lunedì, il New York City Board of Health ha approvato all'unanimità una risoluzione che sostiene l'efficacia di un approccio di riduzione del danno all'uso di droghe e approva l’iniziativa della città di autorizzare gli OPCs.
Mentre gli attivisti in diverse città hanno tentato di dar vita questi centri, New York City è diventata la prima. In un contesto in cui ad un'organizzazione no-profit di Filadelfia, Safehouse, è stata impedita l'apertura dopo una denuncia del Dipartimento di Giustizia intentata sotto l'amministrazione Trump.
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Lo zar della droga della Casa Bianca, Rahul Gupta, ha recentemente affermato che è fondamentale esplorare "qualsiasi opzione" per ridurre i decessi per overdose e ciò potrebbe includere l'autorizzazione per OPCs.

Il direttore dell'Office of National Drug Control Policy (ONDCP) in precedenza aveva affermato di non poter parlare dei centri di riduzione del danno a causa del contenzioso in corso relativo a Safehouse, ma in una recente intervista con la CNN è sembrato più disponibile.
Anche il segretario del Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) degli Stati Uniti, Xavier Bacerra, ha recentemente segnalato che l'amministrazione Biden non si sarebbe attivata per bloccare gli OPCs, sottolineando che "stiamo letteralmente cercando di dare agli utenti un'ancora di salvezza". Un portavoce del dipartimento in seguito ha respinto queste dichiarazioni, facendo presente che "HHS non ha una posizione in merito" e che "il problema è ancora soggetto ad un contenzioso in corso". In ogni caso, spetterebbe al DOJ decidere se perseguire gli operatori degli OPCs ai sensi della legge sulle sostanze controllate.
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L'amministrazione Biden ha generalmente promosso il concetto di riduzione del danno come parte della sua politica sulle droghe, ma non ha preso iniziative specifiche sugli OPCs.
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I primi dati provenienti da New York City segnalano che le strutture potrebbero prevenire un numero significativo di decessi rispetto a quanto previsto dal dipartimento della salute. Il suo studio di fattibilità ha rilevato che gli OPCs potrebbero salvare fino a 130 vite all'anno.

L’ostacolo legale per gli OPCs è principalmente dovuto ad un cosiddetto "statuto federale di crack house" che rende reato l'utilizzo di un luogo per produzione, distribuzione o consumo di sostanze controllate.
Un gruppo di 80 attuali ed ex pubblici ministeri e funzionari delle forze dell'ordine, incluso uno che è stato scelto da Biden come procuratore degli Stati Uniti del Massachusetts, ha presentato una memoria chiedendo alla Corte Suprema di occuparsi del caso di Safehouse.

Mentre New York City è la prima ad aprire i centri di riduzione del danno, il governatore del Rhode Island ha firmato a luglio uno storico disegno di legge per stabilire un programma pilota di OPCs. I legislatori del Massachusetts hanno proposto una legge simile l'anno scorso, ma alla fine non è stata adottata. Un simile disegno di legge sulla riduzione del danno in California, sponsorizzato dal senatore Scott Wiener (D), è stato approvato dal Senato dello stato ad aprile, ma per ora non è stato definitivamente approvato.

(da Marijuana Moment del 22/12/2021)
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