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Libano. Ritorna l'hashish
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Notizia 
15 settembre 2001 19:47
 
Stanchi degli aiuti dell'Onu per le colture alternative, che non arrivano mai, i contadini della regione libanese del Bekaa hanno ricominciato a piantare hashish, al posto, o in mezzo, dei raccolti legali come il tabacco.
La zona e' un caposaldo della guerriglia Hezbollah, e gli esperti in materia affermano che i guerriglieri attingerebbero alla vendita dell'hashish per finanziare la propria campagna contro Israele.
Il fatto che l'hashish sia tornato prepotentemente nel Bekaa pone il primo ministro libanese Rafik Hariri di fronte ad un dilemma. Il Paese e' indebitato di 25 milioni di dollari, e se il Governo lascia che i contadini facciano il raccolto, rischia il discredito internazionale, ma se manda le truppe dell'esercito, rischia di andare incontro alla resistenza armata dei contadini.
Il rappresentante del Bekaa in Parlamento aveva proposto ad Hariri di concedere ai contadini alcuni aiuti se i raccolti fossero stati bruciati. Hariri ha rifiutato ed ha affermato di voler mandare l'esercito, ma molti osservatori stranieri sono sicuri che non lo fara' sul serio.
 
 
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