Il governatore del Colorado ha firmato un disegno di legge che legalizza la vendita di kratom, una pianta che secondo i sostenitori può fungere da alternativa più sicura agli oppioidi e anche aiutare a curare i sintomi dell'astinenza dalla dipendenza.

La firma del "Regulation Of Kratom Processors Act", sponsorizzato dal senatore Joann Ginal (D), rende il Colorado l'ottavo stato ad adottare questo tipo di approccio legislativo alla sostanza in un momento in cui le richieste di alternative sicure agli oppioidi stanno aumentando a tutti i livelli con l'epidemia di overdose in corso.

Il governatore Jared Polis (D), che come membro del Congresso è stato tra i numerosi legislatori nel 2017 che hanno spinto le agenzie federali a far ricerche sui benefici del kratom, ha firmato il disegno di legge la scorsa settimana. L'American Kratom Association (AKA) ha elogia l'emanazione del provvedimento.

Secondo la legislazione, a partire da luglio 2023, a seguito della presentazione di una relazione su varie considerazioni politiche relative al kratom da parte delle autorità di regolamentazione, le aziende che vendono la sostanza dovrebbero "registrarsi presso il Dipartimento delle entrate statale e divulgare determinate informazioni su ciascuno dei kratom prodotti”.
Stabilirebbe inoltre standard minimi di sicurezza per i prodotti kratom, ne vieterebbe la vendita a persone di età inferiore ai 21 anni, richiederebbe alle aziende che vendono l'articolo di informare le autorità di regolamentazione statali se sono venute a conoscenza di un effetto negativo segnalato dell'uso di kratom attribuito ai propri prodotti e imporre la creazione di un database statale delle aziende che vendono il prodotto.

Polis ha annunciato di aver firmato la legislazione e altri progetti di legge non correlati la scorsa settimana, ma non ha commentato specificamente la misura.

"Garantire che i prodotti kratom siano puri e genuini è di fondamentale importanza per proteggere i consumatori in tutto lo stato e ci avvicinerà di un passo alla regolamentazione federale del kratom", ha affermato in un comunicato stampa Mac Haddow, senior fellow per le politiche pubbliche dell'AKA. "L'approvazione di questo disegno di legge mostra l'impegno dei legislatori del Colorado a proteggere un numero sempre maggiore di consumatori di kratom nello stato".

Diversi stati hanno adottato regolamenti per il kratom, mentre la questione ha ricevuto attenzione anche a livello federale. Il deputato federale degli Stati Uniti Mark Pocan (D-WI) è stato una voce particolarmente forte a favore della ricerca, evidenziando il suo potenziale terapeutico.
In un'audizione del Congresso il mese scorso, ad esempio, ha espresso apprezzamento per il National Institute on Drug Abuse (NIDA) per aver finanziato la ricerca sulla pianta, affermando che il kratom ha "aiutato molte persone a liberarsi dagli oppioidi".

Anche il National Institutes on Health (NIH) ha recentemente ospitato un incontro per esplorare il potenziale terapeutico dell '"albero controverso", con un esperto che ha fornito una panoramica della scienza del kratom e del ruolo che potrebbe svolgere nell'attenuazione della crisi da sovradosaggio.

A livello internazionale, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso lo scorso anno di non raccomandare che il kratom fosse proibito a livello globale.
Sebbene la decisione fosse basata su una revisione scientifica del rischio di dipendenza, potenziale di abuso e applicazioni terapeutiche del kratom, i sostenitori hanno evidenziato il fatto che circa 80.000 persone hanno presentato commenti al panel, condividendo le loro prospettive ed esperienze con la sostanza di origine vegetale.

Allo stato attuale, il kratom non è previsto dalla legge federale sulle sostanze controllate o dai trattati internazionali sulla droga a cui gli Stati Uniti aderiscono. La FDA ha preso in considerazione la possibilità di imporre restrizioni sulla sostanza, ma ha dovuto affrontare resistenze e non è stata in grado di farlo fino ad oggi.
Alcuni sostenitori sospettavano che, dal momento che l'agenzia non ha imposto un divieto sul kratom a livello nazionale, avrebbe usato la convenzione dell'OMS come un'opportunità per ottenere il divieto a livello internazionale, iniziativa che il paese sarebbe costretto a rispettare.

Un duo bipartisan e bicamerale di legislatori del Congresso ha inviato l'anno scorso una lettera al segretario del Dipartimento della salute e ai servizi umani degli Stati Uniti e all'ambasciatore delle Nazioni Unite del paese, chiedendo ai funzionari di resistere agli sforzi per imporre un divieto internazionale sul kratom.
Poiché le agenzie federali sono andate avanti e indietro sui meriti della programmazione del kratom negli ultimi anni, "non ci sono prove conclusive che giustifichino il voto degli Stati Uniti a favore di un controllo internazionale di questa sostanza", hanno affermato i legislatori.

Separatamente, lo scorso anno la Commissione per gli stanziamenti della Camera ha approvato un rapporto sulla legislazione sulla spesa in cui afferma che le agenzie sanitarie federali hanno "contribuito alla continua comprensione delle norme sulla salute del kratom, compresi i suoi composti costituenti, la mitraginina e la 7-idrossimitraginina".
"Il Comitato è consapevole dei potenziali risultati promettenti del kratom per i pazienti con dolore acuto e cronico che cercano alternative più sicure agli oppioidi da prescrizione a volte pericolosamente avvincenti e potenzialmente letali e della ricerca che indaga sull'uso dei composti costitutivi del kratom per il disturbo da uso di oppioidi", ha affermato.

Il pannel ha anche ordinato al segretario per la salute e i servizi umani di continuare ad astenersi dal raccomandare che il kratom fosse incluso nell'allegato I.

Nel 2020, l'Agenzia federale per la ricerca e la qualità sanitaria (AHRQ) ha chiesto aiuto per individuae le ricerche che esaminano specificamente i rischi e i benefici dei cannabinoidi e del kratom.

I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) nel 2020 hanno ricevuto separatamente più di mille commenti sul kratom nell'ambito di un'altra sollecitazione pubblica.

(Kyle Jaeger su Marijuana Moment del 02/06/2022)

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