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Italia. Sovraffollamento carceri: strategie a confronto
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Notizia 
18 agosto 2001 18:02
 
Al collasso delle carceri italiane dovuto al sovraffollamento -57.783 detenuti contro i 42.000 che potrebbero contenere le strutture esistenti- va aggiunta la cronica carenza di organico degli agenti penitenziari. I principali sindacati di polizia penitenziaria chiedono almeno 5.000 agenti in piu'.
Sulle strategie per risolvere l'emergenza sovraffollamento i sindacati pero' si dividono.
Il segretario generale dell'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Peniteziaria, www.osapp.it ), Leo Beneduce, ritiene sia necessario fare chiarezza: "Sono a favore di un controllo diretto dello Stato sul consumo di droghe leggere. Anziche' criminalizzare e basta, ai tossicodipendenti vanno trovati circuiti alternativi".
Di tutt'altra opinione Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Peniteziaria, www.sappe.it ): "La droga va combattuta; siamo nettamente contrari a qualsiasi forma di liberalizzazione, a meno che non si tratti di somministrazione controllata per scopi terapeutici, come avviene per il metadone".
In entrambe le posizioni comunque sembra essere sottolineata come l'attuale legislazione sia inadeguata sia per le droghe leggere, che per quelle pesanti. Liberalizzazione e somministrazione controllata sono strade non ancora percorse dai nostri legislatori, nonostante le richieste che vengono dagli stessi operatori della giustizia.
 
 
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