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Italia. Giovanardi va alla guerra contro le 'smart drugs'. Perquisizioni e sequestri di materiale legale
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Notizia 
14 novembre 2008 11:47
 
E' guerra aperta contro gli 'smart drugs', distributori automatici che vendono droghe ritenute legali o semi di cannabis per coltivare marijuana. Delegato dalla procura della repubblica di Ferrara, e' scattato un blitz che si e' esteso in tutta Italia fino alla scoperta e al sequestro di 19 siti Internet interamente dedicati alla vendita dei semi di cannabis e del materiale per la sua coltivazione e lavorazione, nonche' di 79 negozi e distributori automatici. In 108 citta' italiane sono scattate 156 perquisizioni e la notifica di 62 informazioni di garanzia per il reato di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti nei confronti dei gestori dei siti Internet, dei negozi e dei distributori automatici di semi e materiali per la produzione della marjiuana e dell'hashish 'fai da te'. Tutto e' partito da Ferrara, prima citta' italiana in cui la Guardia di Finanza ha 'sigillato' uno di questi distributori di semi di canapa, dopo la segnalazione al 117 di un genitore che lamentava la sua vicinanza a una scuola cittadina. Il gestore fu denunciato per istigazione alla coltivazione e all'uso di droga. L'apparente legalita' del commercio ha finora sfruttato il fatto che i semi di cannabis sono esclusi dall'elenco delle sostanze stupefacenti vietate, cosi' come non e' vietata la commercializzazione dei sistemi di irradiamento termico ed idrico e dei prodotti per l'essiccazione e estrazione dei principi stupefacenti dalle piante da essi ottenuti. La Gdf ha pero' dato una nuova lettura e interpretazione giuridica giungendo a qualificare il commercio - e la vendita del materiale - come istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti, reati che possono comportare fino a 12 anni di pena.    

"La guerra alle 'smart drugs' e' un'iniziativa utile e doverosa". E' quanto afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi. "L'operazione ordinata dalla procura di Ferrara, considerando istigazione all'uso delle sostanze stupefacenti la commercializzazione dei semi di cannabis e del materiale per la coltivazione delle piante e' un'iniziativa utile e doverosa per contrastare l'opera di proselitismo alle sostanze stupefacenti svolta dagli 'smart shop' e dai loro gestori", dichiara l'esponente del Governo.  Giovanardi ricorda che "rispondendo a varie interpellanze parlamentari, avevamo garantito l'intervento del Dipartimento per sollecitare iniziative a fronte di un fenomeno sconcertante che portava addirittura a svolgere questa attivita' in prossimita' di scuole. E' in previsione per il 27 novembre a Palazzo Chigi -informa il sottosegretario- una riunione operativa con i rappresentanti delle forze dell'ordine, dell'ex ministero della Salute e della magistratura piu' dire ttamente impegnata su questo fronte, per fare il punto della situazione e coordinare le ulteriori iniziative per contrastare la diffusione di questi esercizi commerciali e delle sostanze stupefacenti".    
 
 
 
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