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Italia. Esposto al Governo sul caso Arlacchi
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Notizia 
23 agosto 2001 13:59
 
In una conferenza stampa i Radicali Italiani hanno illustrato un esposto al Governo italiano sul caso Arlacchi. Il mandato a capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per la prevenzione del crimine e il controllo della droga di Vienna (UNODCCP) per Pino Arlacchi e' giunto alla sua conclusione, si aprono i giochi per la nuova nomina o la riconferma.
Di seguito l'esposto in versione integrale:
Esposto al Presidente del Consiglio dei Ministri in merito all'imminente nomina del direttore dell'Agenzia dell'ONU sulla prevenzione del crimine e il controllo della droga
premesso che:
negli anni del mandato (1997-2001) esercitato dell'ex-Senatore (DS) Giuseppe Arlacchi a capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per la prevenzione del crimine e il controllo della droga di Vienna (UNODCCP) sono stati denunciati da parte di collaboratori interni e accertati da ispettori dell'ONU-OIOS numerosi episodi di mala-gestione e di mala - amministrazione che hanno portato il Governo dei Paesi Bassi a congelare ogni finanziamento all'Agenzia di Vienna e ai suoi progetti;
il World Drug Report 2000 (Rapporto mondiale sulle droghe) presentato dall'Agenzia diretta dall'ex-Senatore Giuseppe Arlacchi, con oltre 18 mesi di ritardo rispetto ai tempi previsti e' stato fortemente ed autorevolmente criticato, sia politicamente che scientificamente per la parzialita' e la manipolazione dei dati in esso contenuti, tanto che i governi di Francia, Germania e Regno Unito si sono rifiutati di pubblicizzarne ufficialmente la presentazione;
ai fini dell'eradicazione delle colture di materie prime per la produzione di stupefacenti, l'UNODCCP ha avviato dietro proposta dell'ex-Senatore Arlacchi, programmi di cooperazione e sviluppo alternativo - peraltro rivelatisi fallimentari - con alcuni paesi non democratici nei quali le violazioni dei diritti umani sono piu' gravi e frequenti, assicurando cosi' sostegno politico ed economico a regimi sanguinari e feroci, nonche' nel caso dei talebani non legittimi;
sotto la direzione da parte dell'ex-Senatore Arlacchi dell'UNODCCP, e' stato possibile per la Federazione russa chiedere l'espulsione del Partito radicale transnazionale dal sistema ONU in cui gode dello status consultivo con accuse di collusione con le narcomafie internazionali, senza che da parte dell'UNODCCP fosse compiuta una corretta opera d'informazione sulle decennali attivita' politiche dei radicali volte alla riforma antiproibizionista delle Convenzioni internazionali sugli stupefacenti;
nel quadriennio di gestione di Arlacchi vi sono presenze di personale di cittadinanza e di apparato ex-sovietici nello staff dell'UNODCCP, presenze che fanno sospettare sia l'esistenza di legami con i rappresentanti del governo russo che nel maggio 2000 richiese l'espulsione dall'ONU del Partito radicale transnazionale sulla base di accuse infamanti che andavano dal terrorismo alla pedofilia al narcotraffico, sia la vicinanza con gli esecutori dell'assassinio del radicale giornalista Antonio Russo, trovato assassinato a Tiblisi due giorni prima del voto al Consiglio Economico e Sociale dell'ONU sul caso PRT.
chiediamo:
che il Governo italiano, in virtu' del proprio ruolo di finanziatore principale dell'Agenzia di Vienna, non confermi l'ex-Senatore Arlacchi alla guida dell'UNODCCP e indichi al piu' presto un candidato per quell'incarico

Il rapporto dell'OIS e' a questo indirizzo
 
 
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