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Fumare cannabis a lungo termine non è associato alle stesse conseguenze fisiologiche sulla salute dei polmoni del fumo di tabacco, secondo i dati pubblicati
sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
Un team di ricercatori neozelandesi ha esaminato gli effetti a lungo termine del fumo di cannabis e/o del fumo di tabacco in un campione di 881 adulti di mezza età.
Coerentemente con gli
studi precedenti, i ricercatori hanno riferito che l'inalazione di cannabis era associata a una maggiore capacità polmonare totale e ad altri cambiamenti fisiologici distinti dalle conseguenze sulla salute associate al fumo di tabacco. Gli autori hanno concluso: "[È] sempre più chiaro che la cannabis ha effetti diversi sulla funzione polmonare [rispetto] al tabacco e gli effetti dell'uso diffuso di cannabis non rispecchieranno necessariamente i danni causati dal fumo di tabacco".
I risultati sono coerenti con
ricerche precedenti che hanno concluso che il fumo di cannabis e il fumo di tabacco non sono ugualmente cancerogeni, che l'inalazione di cannabis espone i consumatori a meno sostanze tossiche rispetto al fumo di tabacco e che l'esposizione al fumo di marijuana non è in genere associata alle stesse conseguenze sulla salute del fumo di tabacco, compreso un aumento del rischio di BPCO o cancro ai polmoni. Inoltre, l'uso della tecnologia di vaporizzazione, che riscalda la cannabis a base di erbe a una temperatura impostata al di sotto del punto di combustione, è associato
ad una ridotta esposizione ai gas tossici ed è stato identificato come un dispositivo di somministrazione di cannabis "sicuro ed efficace" negli studi clinici.
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