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 COLOMBIA - COLOMBIA - Governo sospende cessate-il-fuoco con cartelli narcos
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Notizia 
20 marzo 2023 10:52
 
Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha sospeso il cessate-il-fuoco che aveva raggiunto il 31 dicembre con il cartello Clan del Golfo, la principale banda di trafficanti di droga del Paese, a causa di attentati contro i civili. "Ho ordinato alle forze di sicurezza di riattivare tutte le operazioni militari contro il Clan del Golfo", ha scritto Gustavo Petro su Twitter.
Secondo il governo, l'organizzazione ha intimidito e attaccato gli abitanti dei villaggi nel nord-ovest del Paese per oltre due settimane. "Non permetteremo loro di continuare a seminare preoccupazione e terrore nelle comunità", ha aggiunto il presidente Petro.

Il 31 dicembre il governo di Bogotà ha annunciato un cessate- il-fuoco bilaterale con il Clan del Golfo, ma anche con i guerriglieri dell'Esercito di Liberazione Nazionale (Eln), i gruppi dissidenti degli ex guerriglieri marxisti delle Farc, che non hanno firmato l'accordo di pace del 2016, e un gruppo di paramilitari. Questo è stato il primo passo verso un negoziato con tutti i gruppi armati colombiani del primo governo di sinistra del Paese. Tuttavia, il governo accusa il Clan del Golfo di aver violato il cessate-il-fuoco incoraggiando gli attacchi dei minatori illegali nel nord-ovest del Paese. I minatori clandestini protestano dall'inizio di marzo contro le operazioni compiute dai militari e dalla polizia che distruggono i macchinari con cui estraggono l'oro. Dopo essere salito al potere, Petro ha lanciato un ambizioso progetto di "pace totale" volto a porre fine alla violenza nel Paese dopo oltre 50 anni di guerra interna

Tuttavia, l'Eln ha rapidamente negato di essere parte della tregua e sono in corso colloqui con questa guerriglia, l'ultima ancora attiva in Colombia. Il governo, da parte sua, da allora ha rilevato violazioni del cessate il fuoco da parte dei dissidenti delle FARC. Quasi quanto il commercio di cocaina, i gruppi armati colombiani traggono profitto dall'estrazione illegale, che provoca una significativa deforestazione e inquinamento da mercurio dei corsi d'acqua. Il presidente Petro ha accusato il Clan del Golfo di dare la priorità ai profitti dell'oro illegale rispetto ai colloqui di pace e di aver approfittato del cessate-il-fuoco per aumentare la presenza nelle miniere illegali. Secondo stime ufficiali, il cartello del Golfo è responsabile del 30-60 per cento delle esportazioni di droga dalla Colombia, Paese che è il più grande produttore mondiale di cocaina.

(Askanews del 20/03/2023)

 
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