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GB. "Leggi europee sulle droghe: la stanza delle manovre"
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Notizia 
28 agosto 2001 18:33
 
"All'alba del XXI secolo e' proporzionato permettere che la sopravvivenza di una legge giudichi criminalmente i cittadini trovati in possesso di marijuana?"
E' la domanda che si pone Roger Howard -capo esecutivo di Drugscope-che pubblica uno studio, edito da Nicholas Dom e Alison Jamieson, emblematicamente intitolato: "Leggi Europee sulle droghe: La stanza delle manovre." Lo studio fa seguito all'inchiesta della Police Foundation sulle leggi britanniche sugli stupefacenti.
La riforma in materia ha sempre dovuto fronteggiare i dettami delle Nazioni Unite, mentre la ricerca mostra che non vi sono impedimenti reali nel modificarle, "non c'e' niente nelle convenzioni che richiedano al Regno Unito di usare esclusivamente leggi penali per controllare il possesso di stupefacenti, se si considera che l'uso personale e' ammesso gia' dai governi italiano e spagnolo", come fanno notare gli autori dello studio; in Gran Bretagna il solo possesso e' punito fino a un massimo di sette anni di carcerazione.
Mr. Howard aggiunge "lo studio offre una visione rigida della materia, tale da guardare piu' elasticamente alla possibilita' di modernizzare radicalmente le leggi britanniche".
 
 
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