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Gb: prosegue il dibattito tra i "Tories"
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Notizia 
13 luglio 2001 17:48
 
Il dibattito nella corsa alla successione di William Hague alla testa dei Tories, dopo la sconfitta alle elezioni politiche, si incentra anche sulla questione cannabis. Dopo le dichiarazioni di Peter Liley, totalmente favorevole alla legalizzazione della sostanza (Liley e' stato il primo deputato Tory a dichiararsi antiproibizionista), anche l'ultraconservatore Portillo non e' stato proprio di questo avviso, ma ha aperto nel partito la discussione in vista dell'elezione del nuovo leader. Secondo Lilley, la cannabis legalizzata non sarebbe piu' la "droga d'entrata" in quelle pesanti. Ma all'interno dei Tories ci sono opinioni opposte, come ad esempio quella di Ann Widecombe, il ministro-ombra dell'Interno, che pensa che la legalizzazione della cannabis sia un modo per incoraggiare i trafficanti a spingere ancora di piu' sulle droghe pesanti. Anche l'ex ministro Kenneth Clarke si oppone alla legalizzazione, per evitare -secondo lui- uno stile di vita legato alle droghe, come ha visto ad Amsterdam ed in Jamaica. Un altro contendente alla guida del partito, David Davis, pur essendo contrario, ammette il fallimento della legge britannica. Il dibattito e' nato dopo le dichiarazioni del ministro dell'Interno David Blunkett, laburista, che aveva proposto di legalizzare gli stupefacenti come la cannabis che vengono considerati di classe B (secondo la legge inglese, che vede in classe A le droghe come l'eroina). Il Governo di Tony Blair non sembra voler cambiare l'attuale legge britannica sugli stupefacenti risalente al '71; una delle piu' severe d'Europa, nonostante le pressioni che vengono da buona parte della societa' civile.
 
 
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