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Colombia: si accettano contanti, assegni e pasta di coca…
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Notizia 
13 luglio 2001 17:48
 
Caqueta, Colombia: manca tutto. Non ci sono strade, non c'e' praticamente niente. Se in questa regione si coltivassero pomodori, sarebbe una terra dimenticata da tutti. Invece, si produce coca, e allora. E, dato che l'unica cosa di valore che circola, e' la cocaina, la stessa cocaina e' la moneta corrente locale. In grammi di coca si pagano le visite mediche, si paga il conto del ristorante, si fanno acquisti. Poi arrivano i narcotrafficanti che fungono da sportelli di cambio. La zona, come buona parte del territorio colombiano, non e' controllata dal Governo del presidente Pastrana. Qui comandano le FARC, che tassano il commercio della cocaina (e non lo gestiscono direttamente; se lo gestissero avrebbero tanti soldi da poter corrompere non solo il non incorruttibile Governo colombiano, ma anche tutti quelli dell'America latina n.d.r.) e mantengono un regime di serrato proibizionismo, specialmente sui contadini che vengono da fuori della regione, i piu' a rischio-dipendenza. I nativi vendono coca da sempre, e la usano per "altri scopi". E' inutile scandalizzarsi, finche' quella sara' l'unica ricchezza locale, e finche' l'aiuto degli Usa arriva sotto forma di getto di diserbante che distrugge, appunto, l'unica ricchezza.
 
 
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