Il governo di George Bush proseguira' nel sostegno al Plan Colombia, cosi' e' stato assicurato da Marc Grossman, segretario di Stato per gli Affari Politici degli Stati Uniti. Ieri al termine di una riunione con funzionari colombiani a Bogota', Grossman ha ribadito: "appoggiamo tutti gli sforzi del Plan Colombia. Nulla sara' cambiato in merito agli aiuti. Proseguiamo nell'appoggio".
Il Plan Colombia, su iniziativa del presidente colombiano Pastrana, serve per finanziare la lotta antidroga, uno sviluppo alternativo e il rafforzamento delle istituzioni. Il progetto ha un costo di 7.500 milioni di dollari cosi' suddivisi: 4.000 colombiani, gli altri 3.500 vengono dalle istituzioni internazionali, di questi 1.300 dagli Usa, per lo piu' in aiuti militari.
Durante le riunioni tra le delegazioni Usa e colombiana e' stato fatto un bilancio delle attivita' antidroga che hanno portato alla distruzione 112.700 ettari di coltivazioni illecite di cocaina, oltre ad illustrare i piani per il sostegno alle popolazioni piu' disagiate.
Sullo sfondo della visita sono da segnalare dei malumori della delegazione statunitense per come le Farc stanno utilizzando la zona di distensione per nascondere sequestrati, progettare attacchi alla popolazione e incontrarsi con i terroristi dell'Ira. Da parte colombiana una prima risposta era venuta dal presidente Pastrana che aveva sottolineato come questi argomenti non rientrassero nell'agenda degli incontri, quindi il cancelliere Guillermo Fernandez de Soto, ha tenuto a ribadire che non esistono riserve a modificare l'agenda degli incontri bilaterali, segnalando tuttavia che per la zona di distensione c'e' una questione di sovranita' della Colombia.
Mentre erano in corso gli incontri tra le delegazioni si e' tenuta una manifestazione davanti all'ambasciata Usa. Un migliaio di attivisti appartenenti alle ONG colombiane che si battono per i diritti umani hanno ripetuto lo slogan: "L'impegno colombiano e' un impegno per la pace. L'impegno degli Usa e' un impegno per la guerra".
La delegazione Usa prosegue oggi la sua visita con le ispezioni alle basi militari, sono infatti circa 2.600 i militari americani impiegati nell'operazione.