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 ITALIA - ITALIA - Cannabis uso personale. Assolto autocoltivatore
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20 dicembre 2021 12:13
 
Durante il lockdown aveva l’abitudine, la sera, di sedersi sul divano con la sua chitarra e fumare uno spinello. «Perché mi rilassava – ha raccontato un imputato 70enne al giudice Anna Pintore – e mi faceva passare anche qualche acciacco legato all’età». Un uso personale, quindi, della marijuana che la guardia di finanza gli aveva trovato in casa un anno e mezzo fa (5 piante nel terrazzo e 2 in una stanza interna oltre a 5 grammi di infiorescenza essiccata e 199 semi che usava nelle tisane, come lui stesso ha raccontato). L’uomo, difeso dall’avvocato Chironi, è stato assolto «perché il fatto non costituisce reato».

Una sentenza, quella emessa dal giudice Anna Pintore, che recepisce gli ultimi orientamenti della corte di Cassazione che, a Sezioni unite con sentenze del 2020 e del 2021, prima ha sancito il principio che è sempre reato la coltivazione di stupefacenti essendo sufficiente la conformità della pianta a tipo botanico previsto e la sua attitudine a giungere a maturazione (indipendentemente dalla quantità di principio attivo) per poi, invece, escludere dall’applicazione della legge penale le attività di coltivazione di minime dimensioni, svolte in forma domestica. «Coltivazioni che – ha spiegato l’avvocato Chironi nell’arringa – per le rudimentali tecniche utilizzate (assenza di impianti di aerazione e di lampade per il riscaldamento), per lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nel mercato degli stupefacenti, sembrano destinate in via esclusiva all’uso personale. Se poi non si rinviene a casa materiale per il confezionamento, soldi o persone che entrano ed escono dall’abitazione dove sono coltivate le piante di marjuana va da sé che la coltivazione sia di tipo “domestico” non costituente reato».
Tesi difensiva accolta dal giudice Pintore che ha assolto il settantenne.
(La Nuova Sardegna del 10/12/2021)

 
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