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 SAN MARINO - SAN MARINO - Cannabis terapeutica. Via libera dell’Autorità sanitaria per la produzione
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Notizia 
6 gennaio 2024 16:23
 
Cannabis terapeutica, autorizzate alla produzione quattro aziende tra cui Valpharma. Un quinto imprenditore è in attesa dell'ok dell'Authority sanitaria, mentre fervono i lavori di ampliamento della PromoPharma a Acquaviva. È stato ratificato durante il Consiglio del febbraio del 2023 il decreto per "il rilascio dell'autorizzazione alla coltivazione, trasformazione e commercio di semilavorati infiorescenze e medicinali derivati di cannabis". 
Nuove rotte 
A fare il punto sul tema è il direttore dell'Authority Claudio Muccioli. Iter normativo, che modifica la precedente legge del 2021, consente dunque alle imprese di insediarsi sul Titano ed avviare la coltivazione, una volta ricevuta l'autorizzazione dall'Authority sanitaria con il nulla osta del Congresso. «Sempre l'Authority comunica all'International control bureau dell'Onu la quantità annuale di cannabis che si intende coltivare» chiarisce Muccioli. Numeri su cui, beninteso, non si sgarra «perché qualora siano prodotte quantità in eccesso, saranno depennate dalla produzione dell'anno successivo». 
Sotto la lente internazionale finiscono anche i siti delle coltivazioni delle imprese attratte dalla snellezza burocratica. «Quattro al momento - come spiega Muccioli - le aziende con sede a San Marino che hanno ricevuto l'autorizzazione, con una quinta è in attesa. Quanto a Valpharma ha utilizzato uno spazio di legge in cui non c'era bisogno di passare da noi per la costituzione». 
Capitali ingenti 
Due le precisazioni del direttore: la normativa sammarinese ha fatto una scelta pratica e diretta che non confonde i vari settori della cannabis. Sul Titano, cioè, sarà possibile costituire società che opereranno direttamente nell'ambito della cannabis terapeutica, dalla coltivazione ai cicli di trasformazione sino alla produzione del farmaco, tramite officina farmaceutica e sempre nel pieno rispetto delle norme. Gli imprenditori devono prevedere un investimento «da 3- 4 milioni di euro, per creare strutture industriali, tra l'altro energivore, dotate di serre tecnologiche e rispettose di un regíme di produzione con piante coltivate in idroponica (metodo di coltivazione fuori suolo, ndr). 
L'auspicio delle aziende, segnala ancora Muccioli, è di cominciare il prima possibile con un unico obiettivo: diventare mercato di riferimento anche per l'Italia, dove il fabbisogno annuale è di 500 chili ma Ia filiera, condotta dall'istituto farmaceutico militare di Firenze, non arriva a produrne 150. 
Quanto ai semi, sono registrati e compresi in parametri già definiti, tuttavia il Titano proseguirà gli studi per realizzare prodotti che abbiano efficacia terapeutica ma senza effetti collaterali. Altrettanto importante la formazione dei medici, «fermo restando che i farmaci non sono adatti solo a terapia del dolore o tumori ma anche a molte patologie neurologiche». 
In Italia, conclude il dirigente, esistono varie malattie per cui la cannabis è riconosciuta come terapia, in quanto rimborsata dal sistema pubblico ma ciò non significa che non sia efficace in altre. La certezza è che per San Marino si aprono ricavi economici e occupazionali strizzando l'occhio non solo all'Italia, partner commerciale primario, ma all'Europa.

(Carla Dini su Corriere Romagna del 05/01/2024)
 
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