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 BRASILE - BRASILE - Cannabis terapeutica. Ok Corte Superiore ad autocoltivazione malati
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Notizia 
23 giugno 2022 19:30
 
 La scorsa settimana, la più alta corte del Brasile ha votato per consentire la coltivazione domestica e l'estrazione di olio di cannabis dopo che tre pazienti hanno portato il loro caso alla Corte Superiore.

Il Brasile è andato avanti in modo relativamente significativo sul fronte della riforma della cannabis. Dopo aver consentito l'importazione nel paese della produzione nazionale di GMP e dei prodotti medici collegati, la questione della riforma medica formale è ora argomento della prossima campagna  presidenziale.

Di conseguenza, la decisione della Corte Superiore è significativa visto che anche se i produttori farmaceutici, che esportano cannabis medica nel resto del mondo, non distribuiscono mai i loro prodotti a livello nazionale, i brasiliani con malattie croniche possono accedere ai medicinali a base di cannabis anche se non possono permettersi le costose importazioni.

Cannabis Sostenibile?
Una delle implicazioni più interessanti della decisione è il modo in cui il paese regolerà questo settore. Uno dei problemi più grandi che il paese deve affrontare in questo momento è la deforestazione delle zone pluviali, anche da parte di bande di narcotrafficanti che spediscono i loro prodotti a livello internazionale. La "autocoltivazione domestica" potrebbe diventare una coltura altamente insostenibile che viene coltivata in condizioni che distruggono questa preziosa risorsa.

Poiché non esiste una legislazione, ma solo sentenze giudiziali, sono necesarie ulteriori lineee guida per evitre che i pazienti siano accusati di traffico.

La buona notizia è che la maggior parte dei candidati alla presidenza è disposta a sostenere una riforma medica più o meno completa. Se il presidente in carica Jair Bolsonaro perde queste elezioni, ci sono buone probabilità che il suo sostituto formalizzi la decisione della corte in linee guida formali.

Al di là di questa novità, sul fronte ricreativo, almeno per i prossii due anni, non succede nulla.

(da International Cannabis Business Conference del 21/06/2022)
 
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