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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. Libro di ex-agente antidroga
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15 giugno 2023 15:19
 
 Il genovese Alfredo Ossino, 59enne maresciallo capo della Guardia di Finanza, in congedo dal 2007 per una grave patologia alla colonna vertebrale, ha dedicato tutta la sua carriera alla lotta contro le sostanze lavorando presso il Gruppo Operativo Antidroga, poi la sua storia personale l'ha portato a conoscere da vicino la cannabis terapeutica. In "Cannabis. La vera storia di un agente antidroga", in uscita oggi per Edizioni Effetto (con la prefazione di Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale, la campagna per la legalizzazione della cannabis), Ossino racconta le sue vicende personali e come la sua visione sull'uso della cannabis, sostanza a cui per anni ha dato la caccia, sia totalmente cambiata. Tra documentazioni, testimonianze di altri pazienti, legislazioni in atto e controversie, l'autore apre un dibattito su un tema tanto attuale quanto necessario per la salute e la vita di molte persone. Ad Ossino inizialmente gli venne rilevata una artrosi del tratto cervicale che in pochi anni si aggravò e, a seguito di accertamenti presso l'Ospedale Militare, gli venne diagnosticata una spondiloartrosi cervicale con stenosi a marcata incidenza funzionale con sofferenza neurogena cronica. La Commissione medico militare, dopo i dovuti accertamenti e visto il progressivo andamento e aggravamento della patologia decise per il congedo d'ufficio per causa di servizio. In quel periodo Ossino combatteva con lancinanti dolori neuropatici, la sua vita si ridusse a notti insonni e malessere cronico che influirono pesantemente sull'umore, sull'autostima e sui rapporti sociali traducendosi, nel suo caso, in profonda solitudine e depressione. Svariati tentativi di cura, sempre più forti e a base di oppiacei, non solo non contribuivano al raggiungimento di un benessere, ma gli intorpidivano la mente togliendogli la lucidità. A cinque anni dal congedo, la Commissione medico militare accertò un ulteriore aggravamento della patologia: Spondiloartrosi cervico-dorso-lombo-sacrale con discopatie multiple a incidenza funzionale e segni clinici di reticolopatia. Pronto a tutto pur di raggiungere una serenità, decide di provare la terapia a base di cannabis medica, legale in Italia da quindici anni. Ossino trova finalmente una terapia efficace ma si scontra con "una legislazione incoerente, figlia di forti pregiudizi sociali e culturali", denuncia, e, di conseguenza, anche con una sanità che non approfondisce le informazioni relative al consumo terapeutico. Come hanno dimostrato le vicende di altri pazienti, tra tutti Walter De Benedetto, di cannabis medica in Italia se ne trova poca ed è molto difficile rintracciare medici adeguatamente informati e disposti alla prescrizione. Ossino arriva addirittura ad affidarsi al mercato nero, pur di sconfiggere il dolore fisico e la depressione. "Lo spirito di sopravvivenza e l'attaccamento alla vita è più forte di qualsiasi legge. Violai la legge per avere una speranza di vita. L'ultima" scrive nel suo libro.
(agenzia 9Colonne)

 
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