Il Ghana è recentemente diventato l'ultimo paese ad approvare la legalizzazione della cannabis terapeutica. Pochi giorni fa il parlamento ha approvato il "disegno di legge della Commissione per il controllo degli stupefacenti, 2023". La misura incarica il Ministero degli Interni del Ghana di rilasciare licenze per la coltivazione della cannabis.

Nel 2020, il parlamento del Ghana ha approvato un provvedimento che autorizza la produzione di cannabis a basso contenuto di THC per scopi medici e di ricerca. Tuttavia, la Corte Suprema della nazione ha successivamente ritenuto la misura incostituzionale e, di conseguenza, ha mantenuto in vigore il divieto. Il provvedimento approvato nei giorni scorsi in Ghana sembra affrontare direttamente le denunce legali presentate.

L'economia del Ghana è attualmente al 10mo posto tra le nazioni africane, tuttavia è al 74mo posto a livello globale. Lo stipendio medio in Ghana è di circa 60.340 GHS, che si converte in circa 5.292 USD. Inutile dire che una solida e fiorente industria della cannabis terapeutica sarebbe di grande beneficio per i cittadini del Ghana attraverso un impulso allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro.

Il vantaggio economico per il Ghana si aggiunge ai benefici per il benessere che saranno concessi ai pazienti in base alla nuova legge. Come in ogni paese, il Ghana ospita innumerevoli pazienti che potrebbero trarre beneficio dalle terapie a base di cannabis.

La nuova legge non comporterà che ogni paziente riceva un accesso sicuro, tuttavia, sarà un gradito cambiamento politico per i pazienti che possono essere aiutati.

La nazione africana si unisce a un elenco crescente di altri paesi del continente come il Marocco e il Sudafrica che hanno adottato misure per modernizzare le loro politiche sulla cannabis medica.

L'Africa è ancora la patria di alcune delle più severe politiche sulla cannabis al mondo e gli osservatori internazionali sulla cannabis devono essere consapevoli di questo fatto. Ciò che le nazioni africane come il Ghana stanno attuando potrebbe non essere la migliore politica sulla cannabis terapeutica a livello globale, tuttavia, sono considerevolmente migliori del divieto assoluto.

(ICBC International Business Conference del 17/07/2023)

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