testata ADUC
L'esercito russo commercia in eroina?
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
15 giugno 2001 17:38
 
Il commercio di eroina lungo il confine tra il Tajikistan e Afghanistan sarebbe gestito in buona parte dai militari dell'esercito russo che presidiano il confine. In un rapporto del marzo 2000 del Carnegie Endownment for International Peace, si citano i collegamenti tra i militari di Mosca, che hanno base a Dushambe, e la capitale del Tajikistan con il traffico di droga e di armi, fin dal giorno della caduta del'URSS. Secondo l'ex agente dei servizi russi Anton Surkov, l'eroina afghana viene venduta a cittadini del Tajikistan che passano la frontiera con la complicita' degli agenti russi. La droga verrebbe poi fatta arrivare in Russia attraverso l'uso di treni ed aerei militari, e rivenduta a bande criminali russe. Anche gli alti comandi dell'esercito sarebbero informati degli avvenimenti, ma, ad ogni tentativo di indagine sono sempre giunti ad un nulla di fatto. L'UNDCP, l'ufficio dell'ONU presieduto da Pino Arlacchi, "non conferma ne' smentisce" quanto e' stato affermato da Surkov, ma secondo i dati in loro possesso, i cinque Stati asiatici gia' appartenenti all'URSS (Tajikistan, Uzbekistan, Kyrgyzstan, Kazakhstan e Turkmenistan) hanno sequestrato assieme solo il 15% del totale sequestrato degli stupefacenti afghani, mentre per il vicino Iran, la percentuale sale al 55%. L'inizio del traffico su larga scala di stupefacenti in zona risale ai primi anni '80, quando gli allora soldati sovietici combattevano in Afghanistan e vennero a contatto con i produttori locali di eroina. L'ascesa al potere dei Talebani nel 1996, ha facilitato il traffico e lo ha reso piu' "efficiente".
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS