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Colombia. I quarant'anni delle Farc
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Articolo di Alessandro Garzi
25 maggio 2004 19:08
 
Le Farc (gruppo di guerriglia marxista colombiano) hanno festeggiato, la scorsa settimana il loro quarantesimo compleanno.
Il presidente colombiano Alvaro Uribe, martedi' scorso ha chiesto con maggiore urgenza ai militari di battere le Farc, che sono l'esercito irregolare piu' duraturo del Sudamerica, nonostante gli enormi finanziamenti devoluti da Washington al Governo di Bogota'.
Fino ad adesso, le forze dell'ordine e l'esercito hanno arrestato diversi capi regionali delle Farc, ed anche uno dei capi nazionali della guerriglia. Ma, da quarant'anni, uno dei fondatori del movimento, Manuel Marulanda, detto Tirofijo e' imprendibile.
Nel 1964, Marulanda, faceva parte di un gruppo di sbandati dell'allora guerriglia comunista, credendo che quella zona delle Ande potesse equivalere alla Sierra Maestra, da dove a Cuba Castro lancio' l'attacco al regime di Batista nel 1959. Anche il Governo temeva che la situazione cubana potesse ripetersi e lancio' un attacco contro questi guerriglieri. Tirofijo ("sparo sicuro", si dice che il suo soprannome provenga dal fatto che uccise un poliziotto sparandogli da 500 metri) ed altri 40 uomini si andarono a rifugiare in zone ancora piu' remote delle Ande, fondando le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia).
Nonostante Tirofijo sia sempre al timone, oggi le Farc sono un movimento un po' diverso da quello che fu: contano qualcosa come 15.000 combattenti e dagli anni '90 sono pesantemente coinvolte nel narcotraffico. Il continuo ricorso ai traffici illegali, rapimenti, racket, ed estorsioni, ha fatto inserire le Farc nella "lista nera" dei terroristi a Washington.
Gli osservatori internazionali sono un po' divisi sul movimento. Mentre da un lato lo si considera ormai una banda di narcotrafficanti, da un altro, gli viene riconosciuta ancora, nonostante tutto, una certa posizione ideologica, e si continua a vedere comunque la loro guerriglia come una lotta a favore dei piu' poveri.
E' opinione comune che ne' l'esercito regolare, ne' i guerriglieri riusciranno a vincere questa lunghissima guerra civile.
Uribe ha un grosso supporto popolare grazie alle sue intenzioni di infliggere qualche sconfitta alle Farc per poterli costringere ai colloqui di pace.
Ma non sembra che le Farc abbiano propositi pacifici. Nei loro discorsi, sia Uribe che Bush vengono bollati come "fascisti" e "megalomani", ed il fine e' sempre "il palazzo presidenziale".
 
 
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