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 U.E. - U.E. - Droghe e riduzione danno. Giovanardi: falsita' associazioni per contrastare iniziativa Ue
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3 marzo 2010 19:47
 
Il Dipartimento Politiche Antidroga risponde a Forum droghe, CNCA, Gruppo Abele, LILA che, con una lettera alla Presidenza spagnola, 'hanno tentato di condizionare il contributo della delegazione italiana al Gruppo Orizzontale droga in materia di riduzione del danno'.
Lo riferisce una nota sottolineando che 'l'iniziativa non ha pero' trovato alcun accoglimento tanto che, al termine dei lavori, e' stato possibile trovare una posizione comune e bilanciata tra tutti gli Stati membri sulle politiche di prevenzione delle patologie correlate alla tossicodipendenza'.
'Contrariamente a quanto affermato dalle ONG - chiarisce il sottosegretaio con delega alle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi -, il documento presentato a Bruxelles dal Dipartimento antidroga, non solo e' stato sottoscritto dalle piu' importanti ONG italiane (sia degli operatori del pubblico che del privato sociale), ma, correttamente, riporta anche le posizioni contrarie delle citate ONG in ordine all'esclusione da qualsiasi impiego delle cosiddette 'camere del buco', sulla somministrazione controllata di eroina e sul pill testing'.
E ricorda che 'il documento sulla Prevenzione delle Patologie correlate del Dipartimento e' basato sulle evidenze scientifiche piu' aggiornate e su un approccio che mette al centro degli interventi la persona tossicodipendente e la necessita' di non rinunciare mai alla sua completa riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo. Ecco perche si ritiene, concordemente con la maggioranza delle ONG italiane, che le 'camere del buco', la somministrazione di eroina e altre azioni della cosiddetta riduzione del danno siano da respingere con fermezza. Nessun pregiudizio ideologico, ma una posizione determinata nel non relegare la persona tossicodipendente in squallide condizioni di dipendenza cronica, umanamente non accettabili e scientificamente non corrette.
Infine - conclude - viene da chiedersi perche' i responsabili di queste associazioni, chiamati, peraltro, a concertare le politiche sulle droghe del Governo precedente, non abbiano provveduto, nei due anni della scorsa legislatura, a introdurre nell'Ordinamento e realizzare le misure che adesso reclamano a gran voce'.
 
 
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