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 UCRAINA - UCRAINA - Tossicodipendenti senza cure. Denuncia Oms e Croce/Mezzaluna Rossa
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Notizia 
17 marzo 2022 14:44
 
Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS e Massimo Barra, Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, sono intervenuti alla 65a Commissione sulle Droghe dell’ONU (UNODC-Vienna) e hanno lanciato un allarme sulle conseguenze del conflitto ucraino sul problema dell’accesso alle cure per pazienti con dipendenza da oppiacei.

 “Assicurare l’accesso alle cure durante le crisi umanitarie è sempre un compito difficile. All’inizio del conflitto gli ucraini che utilizzano droghe hanno ricevuto medicinali per continuare il trattamento metadonico per un mese, ora c’è il rischio che queste persone perdano la possibilità di proseguire la cure. L’OMS si sta impegnando affinchè possano ricevere i trattamenti base.” Ha affermato nel suo intervento Ghebreyesus durante un evento del Governo Italiano per parlare di  politica umanitaria sulle droghe, in cui ha affermato che la politica sanitaria dell’OMS è in linea con l’iniziativa umanitaria del “Rome Consensus 2.0” (www.romeconsensus.com).
 “Anche se è un problema limitato rispetto alla catastrofe ucraina, voglio richiamare l'attenzione sulla popolazione con problemi di tossicodipendenza che rischia di pagare un prezzo ancora più alto, rimanendo senza accesso alle cure. Temo possa ripetersi ciò che è avvenuto in Crimea dopo l'occupazione russa del 2014” dichiara Massimo Barra nel suo intervento in Plenaria.
 “La posizione di Putin sulla droga è stata chiara sin dall’inizio del conflitto in Ucraina in cui ha definito i suoi  rappresentanti ‘una banda di drogati’. Il disprezzo del capo del Cremlino verso chi fa uso di sostanze non è una novità. La Russia è l’unico paese d’Europa a vietare le terapie metadoniche per dipendenze da oppiacei (considerata una truffa dell’Occidente), è tra i pochi paesi al mondo in cui sono in aumento contagi da HIV ed Epatiti, a causa delle politiche repressive che vietano programmi di riduzione del danno. Rivolgersi ai centri di cura in Russia è una tortura denunciata da molte associazioni che si battono per i diritti umani.” commenta così il Dr. Barra a margine del suo intervento.

 In Ucraina, secondo fonti dell’Università di Manchester, 317.000 persone utilizzano eroina e 14.868 prendono regolarmente il metadone come terapia sostitutiva.

 “Condividiamo le preoccupazioni del Capo dell’OMS, migliaia di persone si troverebbero da un momento all’altro, oltre a subire gli effetti della guerra, a dover sopportare anche la mancanza di metadone. Noi a Villa Maraini abbiamo iniziato a trattare 33 ucraini che ci hanno chiesto di entrare in percorso di cura” conclude Barra.
 
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