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Italia/Usa. Dopo l’incontro che succede per i consumatori?
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19 aprile 2025 14:59
 

Abbiamo analizzato il documento conclusivo dell’incontro dei giorni scorsi tra il nostro capo di governo e il presidente Usa. Al di là dei riflettori e delle osservazioni più o meno da bar e social, abbiamo cercato di capire, in contesto di pausa per le minacce di dazi stellari verso le produzioni europee, quale possa essere il riflesso su consumatori e utenti.
L’intento del documento è rafforzare ulteriormente l’alleanza strategica Usa/Italia su questioni di sicurezza, economiche e tecnologiche.

Guerra Ucraina. Ovviamente si vuole la pace. Le decisioni spettano al presidente Trump.
(E’ bene ricordare che l’invasione russa, come maggiore riscontro economico, ha determinato la chiusura di rifornimenti energetici, oggi quasi tutti bloccati, ma che continuano a determinare spesa e approvvigionamento italiano in generale).

Nato. Fiducia nell’organismo.
(E’ bene ricordare che gli Usa hanno chiesto all'Italia fino al 5% del Pil per le spese militari. Per ora l’Italia ha elevato questa spesa al 2%. Decisioni che, ovviamente, comportano bilanci che prendono i soldi da una parte per portarli da un’altra).

Cooperazioni nella difesa. Coproduzione e cosviluppo.
(E’ bene ricordare che l’Italia è messa bene, nella sua dimensione, per le produzioni di armamenti, ma ci sono produzioni per le quali acquista negli Usa. Se ne deduce che l’italia dovrebbe investire di più per produrre armi e acquistare sempre più armi dagli Usa).

Immigrazioni. Contrasto agli illegali e ingressi legali a proprio reciproco vantaggio. Contrasto ai gruppi criminali legati alle migrazioni.
(Argomento reso di estrema attualità dalle politiche in corso in Usa - prigioni El Salvador, per esempio -, ma non di altrettanta estrema emergenza in Italia, almeno nei fatti, ché le dichiarazioni del governo tendono sempre a drammatizzare e ingigantire il fenomeno - vedi  villaggio in Albania - a copertura di scelte di principio piuttosto che sicurezza). (Argomento che sembra presente nel documento più che altro per assecondare gli incubi e le politiche di Trump).

Droghe illegali. Impegno per contrasto produzione, distribuzione e vendita droghe sintetiche.
(Anche questo è argomento presente per compiacere incubi e politiche di Trump, visto che in Italia non esiste il dramma del fentanyl) (Trattazione che mette in risalto grosse contraddizioni: Trump è per la legalizzazione della cannabis, Meloni ha nei giorni scorsi vietato anche quella light. dopo che era stata legale e continua ad esserlo in Ue. Qui un approfondimento)

Commercio equo e vantaggioso per entrambi.
(Non si parla di dazi. E’ bene ricordare che, per l’Italia come per tutti i Paesi Ue, a decidere in materia è la Commissione Ue).

Tecnologie Usa dell'informazione da favorire fiscalmente sì da consentire nuovi investimenti.
(E’ bene ricordare che le big tech hanno oggi condizioni fiscali più basse di altre imprese italiane/comunitarie. Che l’Ue si è già dimostrata riottosa a condizioni favorevoli per queste aziende rispetto alla media. Che non passa giorno che un qualche paese Ue non multi queste aziende per inottemperanze fiscali). Da notare che - per invogliare l’Italia separandola dal resto dell’Ue? - il documento prevede di sostenere l'Italia come principale hub regionale di dati per il Mediterraneo e il Nord Africa.

Investimenti industriali reciproci a sostegno delle rispettive economie e beneficio dell'occupazione. Italia in Usa per il settore cantieristico (comunque e senza specifiche). Gli Usa “valuteranno”” se farlo in Italia nella Zona economica speciale Unica (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), dove il governo italiano già prevede incentivi di vario tipo.

L'Italia si impegna ad importare dagli Usa gas naturale liquefatto.
(E’ bene ricordare che quello Usa non è economico rispetto ad altri e, pur se il documento dice “in modo reciprocamente vantaggioso”, nulla è specificato se non che l’Italia acquista dagli Usa).

Gli Usa collaboreranno per sviluppare il Corridoio Economico India - Medio Oriente - Europa, mettendo a disposizione porti, ferrovie e cavi sottomarini per integrare economicamente India, Golfo, Israele e Usa 
(E’ bene notare che questa disponibilità avrà un costo economico per l’uso di infrastrutture che già esistono, o verranno create su decisione Usa, e che con l’ulteriore uso da parte italiana, avranno costi minori per i gestori Usa).

Gli Usa prevedono di cooperare e fruttare il Piano Mattei italiano.
(E’ bene ricordare che, al momento, questo Piano è vago e più che altro un’idea senza gambe. Promesse verso paesi africani sì che si dovrebbero impegnare a frenare le migrazioni dei loro cittadini verso l’Italia).

Reciproca cooperazione tecnologica. Impegno a usare con privilegio tecnologie di produzione Usa e italiana. Collaborazione tecnologica per esplorare Marte e la Luna.
(E’ bene ricordare che l’Italia è inesistente in materia rispetto agli Usa)

Partnership per 6G, intelligenza artificiale, calcolo quantistico e biotecnologia e fronte comune contro avversari che potrebbero sfruttarli.
(E’ bene ricordare che l’Italia è inesistente in materia rispetto agli Usa)

Notare l'assenza di questioni finanziarie. che Italia e Ue trattano con cura per educazione e informazione.

Questo è quanto previsto per, come dice il presidente Usa, far tornare il loro Paese come il più grande e importante al mondo. 

Noi ne abbiamo tratto la conclusione che oggi, per gli incontri, è stato il turno dell’Italia come, per esempio, nei giorni scorsi era stato il turno del presidente di El Salvador, con cui Trump ha trattato l’uso delle loro prigioni da parte degli Usa.

Tutto ha una caratteristica: il mercato non esiste. C’è uno che decide e l’altro che esegue. I consumatori e gli utenti sono quelli che dovrebbero consumare e utilizzare o - per riprendere un detto popolare - buttarsi dalla finestra.
Questo non è un mercato globalizzato. E’ un mercato di un Paese, gli Usa, che usa gli altri, Stati o consumatori che siano. L’Italia sembra si sia resa disponibile. Vedremo


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