Dopo il successo della sua inchiesta sul mondo dei fast-food, Eric Schlosser sposta la sua attenzione sull'ipocrisia delle politiche delle varie amministrazioni americane sulla marijuana, sul traffico degli immigrati e sul mondo dello spettacolo per adulti.
"Reefer madness (and other tales from american underground)", il titolo del libro, fa riferimento ad un film ultramoralistico degli anni'30, che diede il via alla cosiddetta "pazzia da marijuana", la teoria secondo la quale la marijuana faceva diventare pazzi, e quindi, nel 1937, venne proibita negli Usa.
"Negli Stati Uniti, dice Schlosser, un detenuto per omicidio puo' uscire dal carcere dopo 11 anni per buona condotta, 110.000 persone vengono uccise ogni anno per causa dell'alcool, ma in diversi Stati, la pena per il possesso di marijuana puo' anche essere quella dell'ergastolo. Sia i Democratici, che i Repubblicani portano avanti politiche di tolleranza zero nei confronti della cannabis, ma accettano volentieri i milioni delle lobby del tabacco".
Schlosser si dichiara pessimista su un cambiamento di politica in tempi brevi, negli Usa, in quanto "l'amministrazione Bush e' un'amministrazione radicale, ma nel lungo termine, le cose non potranno che cambiare. Le attuali politiche (sui due milioni di detenuti americani, molti sono quelli arrestati per droga n.d.r.) non sono piu' sostenibili".