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Usa. New York: l'estensore delle leggi Rockfeller tra coloro che ne chiedono la riforma
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Articolo di Alessandro Garzi
6 giugno 2003 17:38
 
John Dunne, nei primi anni '70, quando era un senatore repubblicano dello Stato di New York, diede un grosso contributo nella stesura di quelle che sono le leggi sulla droga piu' dure di tutti gli Stati Uniti (e, forse, di tutto il cosiddetto occidente), le Rockfeller Drug Laws
Adesso, incredibilmente, Dunne fa parte di coloro che chiedono a gran voce il cambiamento delle leggi, "devo riparare -dice- gli errori che ho commesso in passato.
"Mentre ero al fianco del presidente Bush (il padre dell'attuale, in un ruolo che potremmo tradurre come "viceministro alla giustizia con delega ai diritti civili" n.d.r.), mi sono reso conto di quanto fossero sproporzionate le pene inflitte e l'appartenenza etnica dei condannati".
Quando le leggi Rockfeller entrarono in vigore, infatti, lo Stato di New York contava 20 prigioni, con 12444 detenuti. Nel 1999, le prigioni erano 71, e i detenuti 71600, un terzo dei quali per droga, ed il 94% di questi appartenenti alle "minoranze" ispaniche o afroamericane. Inoltre la maggior parte di coloro che sono stati condannati per droga a pene altissime (da 15 anni all'ergastolo, con nessuna autonomia per i giudici), lo sono per essere stati trovati in possesso di quantita' risibili, o comunque per crimini assolutamente minori.
"Io credo -continua Dunne- che quando si commette un crimine ci si deve aspettare una punizione. Ma non mi sembra giusto mandare le persone in galera per una grossa fetta della loro vita, per un errore banale, o peggio per essere tossicodipendenti, cioe' malati".
Quello che chiede Dunne (come quasi tutti gli altri che si stanno impegnando su questo fronte) e' di dare piu' possibilita' al giudice per rivedere le sentenze di coloro che sono stati condannati a periodi detentivi sproporzionati. "D'altro canto i giudici sono li' per prendere decisioni e non per dare condanne fotocopiate. Ci deve essere un po' di umanita' e l'opportunita' per il giudice di dire qualcosa in proposito."
Per quanto riguarda i tempi della revisione delle leggi Rockfeller, Dunne e' ottimista, e spera che possa profilarsi una soluzione nelle prossime due settimane.
 
 
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