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Usa: Johnson l'eretico
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27 aprile 2001 20:48
 
"Quando ero alle superiori, dicevano che la marijuana faceva diventare pazzi, e io l'ho provata. E' stato come quando ho scoperto che Babbo Natale non esiste: ho pensato "sono tutte fesserie". Ho fumato tonnellate di marijuana, come hanno fumato altri 80 milioni di americani, e mi sono divertito moltissimo". Chi parla cosi', non e' una pop star jamaicana, ma il governatore del New Mexico, Gary Johnson. Che e' stato eletto al suo ufficio nel 1993, correndo come outsider nel partito Repubblicano, con un programma ultraliberista e la promessa di trattare lo Stato come un'azienda. Costruttore edile, con alle spalle un'impresa di piu' di mille dipendenti, Johnson ha speso 500.000 dollari suoi per correre per la poltrona di governatore. Durante il suo ufficio ha ridotto le tasse, e la forza lavoro pubblica, ed e' stato in prima linea nella campagna per i buoni scuola. Con un programma cosi' non ci si potrebbe davvero aspettare un politico che non e' costretto ad ammettere, come hanno fatto molti suoi colleghi di "aver provato a fumare uno spinello", o, peggio di "averlo provato, ma di non aver traspirato", come fu costretto ad ammettere Clinton durante la sua prima campagna elettorale, ma rivendica il suo passato di fumatore, e di come questo non gli abbia impedito di essere prima un imprenditore di successo e poi di essere riuscito a venire eletto due volte consecutivamente sulla poltrona di governatore. Le parole pronunciate da Johnson al congresso annuale del NORML (National Organization for the Reform on Marijuana Laws) lasciano spazio a pochi dubbi: "dobbiamo legalizzare la marijuana; stop agli arresti dei consumatori", e sono state seguite, ovviamente, dato il contesto, da un'ovazione. La reazione alle politiche "eretiche" di Johnson da parte degli altri politici non sono altrettanto entusiaste. L'ex coordinatore nazionale per la lotta alla droga, Barry McCaffrey, lo ha definito "Puff Daddy Jonhson" (Puff Daddy e' una star della musica rap, recentemente finito nei guai per droga), e lo ha accusato di mandare un messaggio pro-droghe. Altri lo accusano di essere poco informato ed ignorante sulla storia, altri lo accusano di voler "mettere la droga nelle mani dei nostri figli". Jonhson ha "dichiarato guerra alla guerra alla droga", "abbiamo perso un sacco di tempo -dice: la guerra alla droga e' un fallimento miserabile, la marijuana dovrebbe essere trattata come l'alcool e, per le droghe pesanti si dovrebbe andare verso la riduzione del danno e sostituire il modello criminale con un modello "medico".
 
 
 
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