Il ministro della Giustizia statunitense, John Ashcroft, ha comunicato martedi' scorso una sensazionale notizia all'opinione pubblica: circa un terzo delle organizzazioni terroristiche si finanziano tramite il traffico di stupefacenti, comunicando cosi' alla Nazione che due dei maggiori problemi americani sono cosi' connessi tra di loro.
"Le forze di polizia hanno indagato attentamente -rivela Ashcroft- su alcuni legami significativi tra terrorismo e narcotraffico, ma al momento non abbiamo abbastanza nessi per quantificare esattamente quale sia il legame esatto, ma possiamo dire che circa un terzo dei gruppi sulla lista delle organizzazioni terroristiche, sono anche su quella dei narcotrafficanti". Ne' Ashcroft, ne' il ministero della Giustizia hanno rivelato quali siano questi gruppi su entrambe le liste, escluso uno: Al Qaida.
La notizia e' scioccante, anche per coloro che si interessano a questo tipo di argomenti: solo un terzo?. E gli altri terroristi con cosa guadagnano? Vendendo il pop corn fuori dallo stadio la domenica? Perche' da che mondo e' mondo il mercato nero, la criminalita' e le forze destabilizzanti all'interno dei vari Paesi si sono sempre legati, tanto che parlare oggi di terroristi che si finanziano con il narcotraffico, oppure di narcotrafficanti che ricorrono a mezzi di tipo terroristico, diventa un po' come la storia dell'uovo e della gallina. Basti l'esempio della guerra civile colombiana: iniziata come guerra di tipo ideologico, le parti in causa hanno iniziato a finanziarsi, direttamente o indirettamente, attraverso il narcotraffico, e la battaglia e' ora diventata una guerra per il controllo delle zone di produzione degli stupefacenti.
Dopo questa notizia, una buona fetta dell'opinione pubblica americana (e non solo americana) forse non ha capito bene il nesso tra i due fenomeni, e continuera' a chiedere leggi ancora piu' dure contro le droghe e contro chi ne fa uso, senza capire che sono proprio questi atteggiamenti, che portano all'arricchimento delle organizzazioni terroristiche, a nuovi allarmi, all'aumento della criminalita' all'aumento della disponibilita' delle sostanze e di conseguenza, a nuove richieste di pene piu' dure.