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Usa. Il Congresso verso la legge per impedire le riforme sulla politica antidroga
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Articolo di Katia Moscano
21 maggio 2003 11:08
 
La "House Government Reform Committee" votera' una legge, il 22 maggio, che permettera' al responsabile della politica sulla droga -John Walters- di spendere le tasse pubbliche per influenzare gli elettori, impedendo qualsiasi riforma sulla politica della droga.
Vediamo come si e' arrivati a queste campagne contro la droga e contro qualsiasi cambiamento di questa politica.
Nel 1998 l'Office of National Drug Control Policy (ONDCP) ideo' la National Youth Anti-Drug Campaign, una campagna multimediale mirata a ridurre il consumo di droga tra i giovani. Dopo i primi 6 anni il Congresso ha stanziato un altro miliardo di dollari a supporto dell'iniziativa.
Questa campagna, fin dalla sua ideazione, e' stata oggetto di controversie. Numerosi rapporti ne hanno dimostrato l'inefficacia sia sui giovani a cui era indirizzata, sia perche' utilizzata per esercitare pressioni sui mezzi di comunicazione affinche' si orientassero su determinate posizioni.
Uno spot recentemente cancellato, che si chiamava "drugs and terror", e' stato criticato da ogni parte politica. Quello piu' recente, con una teen-ager incinta e un colpo di arma da fuoco sparato accidentalmente, e' stato accusato di simpatia antiabortiste e a favore del controllo sulle armi.
Ora il Congresso sta per fare il primo passo -con il voto del 22 maggio- per rinnovare la National Youth Anti-Drug Media Campaign, che e' gia' stata votata dalla "House Subcommittee on Criminal Justice, dalla Drug Policy and Human Resources, con la legge HR 2086.
La sezione 10 della legge HR2086 permette che la campagna pubblicitaria e le tasse pubbliche siano utilizzate per fini politici di parte. E' sottointeso che l'orientamento politico favorito e' quello che si battera' contro la legalizzazione delle droghe, compresa la marijuana a scopo terapeutico. L' "Office of National Drug Control Policy", che e' diretto dalla Casa Bianca, potrebbe spendere fino a 195 milioni Usd di denaro pubblico all'anno in campagne mediatiche. La "Drug Policy Alliance" ha chiesto al Congresso di sospendere questa costosa pubblicita' e di indirizzare quei fondi alla prevenzione scolastica e a programmi di recupero di provato successo. Il NIDA (National Institute on Drug Abuse) ha dimostrato, in recenti studi, che le campagne finora realizzate non solo non hanno diminuito il consumo di droga, ma l'avrebbero addirittura aumentato. Altri esperti considerano questi spot ridicoli e sopra le righe, tanto che i giovani non ne sono affatto impressionati.
 
 
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