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Usa. California: la campagna per la cannabis terapeutica
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Articolo di Donatella Poretti
27 gennaio 2003 17:17
 
Da una settimana, le strade della California hanno visto una serie di cartelloni pubblicitari di protesta contro l'arresto di due difensori dell'uso terapeutico della marijuana, tra cui Ed Rosenthal, uno dei massimi esponenti della causa. Cosi' tra la pubblicita' di hotel e ristoranti, gli automobilisti si trovavano cartelloni con su scritto: "Marijuana terapeutica: compassione e non prigione federale", oppure un altro con la foto di una bimba di 8 anni con un cartello che recita: "Il mio papa' non e' un criminale". Il papa' e' Bryan Epis, condannato a 10 anni di carcere per aver coltivato marijuana, nonostante avesse il permesso delle autorita' statali.
Secondo la Coalition for Medical Marijuana (www.medicalmj.org), responsabile della campagna pubblicitaria, che comprende anche annunci nelle riviste a tiratura nazionale, il Caso Epis e' molto significativo. Diversi anni fa, Epis, aveva avuto un grave incidente automobilistico a cui erano seguiti due giorni di coma. Dopo una serie di complicate operazioni chirurgiche, e' riuscito a riprendersi, anche se continua a soffrire di forti dolori cronici, che riesce a placare solo grazie all'uso -con prescrizione medica- della marijuana. Come molti altri malati e/o militanti, Epis coltivava le sue piantine grazie al visto delle autorita' dello Stato della California. Ad ottobre dell'anno scorso, e' stato arrestato dalle autorita' federali. Questo lo ha praticamente trasformato in una sorta di vittima simbolica della contesa tra la California e l'amministrazione federale.
Nel 1996 lo Stato della California aveva approvato -grazie ad un referendum- una legge per cui in presenza del visto delle autorita' locali e di una ricetta firmata dal medico, qualsiasi persona malata puo' comprare e fumare marijuana. Il Governo Clinton prima, e quello Bush poi, si sono opposti alla legge e, l'anno scorso, la Corte Suprema aveva sentenziato che i negozi che vendono stupefacenti, anche se per fini terapeutici, infrangono la legge federale. Nonostante la sentenza i negozi non hanno chiuso, grazie ai permessi dello Stato della California.
Per Kevin Zeese, del gruppo Common Sense for Drug Policy (clicca qui) i californiani devono "prendere misure idonee a farla finita con la politica federale di separare le famiglie, castigare i malati e trasformarli tutti in criminali".
Nel frattempo il portavoce della Dea, l'agenzia antidroga statunitense, Richard Meyer, ha confermato che "la marijuana non ha nessun uso medico autorizzato", avvertendo che gli arresti proseguiranno.
A questo punto alla campagna in sostegno di Epis si e' aggiunto un altro evento, il processo davanti ad un tribunale federale di San Francisco a Ed Rosenthal, ritenuto una delle massime autorita' in campo di coltivazioni e consumo di marijuana, autore anche di libri come "Il manuale del coltivatore di marijuana". Rosenthal, 58 anni, era stato arrestato nel febbraio del 2002 dalla Dea, dopo il sequestro di mille piante di marijuana nella sua casa a Oakland, California.
 
 
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