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Ue. Arrivano i nuovi Paesi membri con i loro problemi con le droghe
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Articolo di Donatella Poretti
11 maggio 2003 20:58
 
L'occidentalizzazione dei Paesi dell'Europa Centrale e Orientale si riflette anche nelle droghe. Il profilo del consumatore dell'Est e' sempre piu' simile a quello dell'Ovest. L'eroina e' entrata di forza, con la tendenza a sostituirsi agli oppiacei di fabbricazione casalinga; la cocaina e' usata nelle classi sociali alte; la cannabis e' divenuta molto popolare e anche le anfetamine sono diventate un grosso problema, molte fabbriche farmaceutiche si sono convertite in laboratori illegali per la loro produzione.
Questa e' la nuova realta' che gli esperti dei futuri Stati membri e dell'Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze (Oedt: clicca qui) hanno trasmesso, in un primo rapporto esclusivo, appena pubblicato, sui nuovi 10 Paesi che, nel 2004, entreranno a far parte dell'Unione Europea: Cipro, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Malta.
Si stima che la percentuale di consumo di stupefacenti sia molto alta nei Paesi Baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), circa un uno per cento della popolazione tra i 15 e i 64 anni, mentre negli altri Paesi la percentuale e' simile a quella dei Quindici, ossia dello 0,5%. Un dato che preoccupa e' quello che riguarda l'eroina, una "epidemia" che ha colpito i Paesi dell'Ue negli anni Ottanta e che nei futuri Paesi membri e' solo all'inizio. E se la popolazione di eroinomani problematici nei Quindici si e' stabilizzata ed e' invecchiata, nei nuovi membri e' invece composta da una maggioranza molto giovane, e piu' predisposta a comportamenti a rischio.
. Le poche risorse economiche pero' bastano appena per "l'applicazione della legge", strategie sanitarie come la somministrazione di metadone e lo scambio di siringhe hanno una applicazione molto ridotta e cio' rende molto elevato il rischio di contrarre malattie e di trasmetterle alla popolazione piu' in generale.
"L'allargamento offre all'Ue una opportunita' unica per affrontare la complessita' del fenomeno droga attraverso misure integrate e innovatrici", scrive l'Oedt nel documento rivolto ai responsabili politici europei suggerendo le diverse misure. Una di queste, di salute pubblica, e' suggerita soprattutto ai dieci Paesi per evitare "futuri problemi gravi", aggiungendo che e' necessario investire e in maniera "urgente". L'agenzia sottolinea anche che combattere il traffico di droghe continua ad essere una priorita' per i Quindici e per i nuovi membri, essendo questo uno dei "temi-chiave" nella fase di preparazione all'adesione.
 
 
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