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Thailandia. Due formiche e qualcosa
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Articolo di Alessandro Garzi
16 maggio 2003 19:19
 
"Nooo, ce l'hai ancora il disco dei vigili urbani che ci distribuirono a scuola con il ritornello non buttiamo la carta per terra e non passiamo col rosso?". Ci sono dischi che sono diventati dei "cult", il disco dei vigili distribuito nelle scuole (la cui copertina veniva buttata, puntualmente, per terra, dal finestrino dell'auto di papa' che aveva appena bucato un rosso), quelli delle varie associazioni per la salvezza di qualche specie animale, o piuttosto, quelli fatti ad-hoc dai partiti politici, o peggio ancora di un don Franco qualsiasi che, per rivolgersi ai "giovani" imbracciava una chitarra elettrica e cantava un "padre nostro" versione speed metal. Al momento sembravano perdite di tempo e di soldi, ma ai mercatini dei dischi usati, di fronte al 45 giri dei carabinieri, un po', ci si commuove.
In questo caso, il disco degli artisti thailandesi che si dichiarano "artisti nazionali" (ci dicono siano "artisti di punta", roba tipo "we are the world"), somiglia molto di piu' a quelli delle forze armate, distribuiti nelle varie giornate di celebrazione nelle scuole, che vedevano sulla facciata "B", l'immancabile "Fratelli d'Italia", e sulla facciata "A", una canzoncina per bambini cantata da un similcoro dell'Antoniano, con un ritornello che ci insegnava ad amare e rispettare chi, per dovere e rispetto verso l'amata patria, va nei posti piu' remoti del mondo ad accoppare il prossimo.
Gli "Artisti Nazionali", hanno scritto un bellissimo inno alla "war on drugs" promossa dal primo ministro Thaksin Shinawatra, che, nel giro di un paio di mesi, ha visto 2270 omicidi. Secondo la polizia, ci sono stati una cinquantina di casi di legittima difesa, e il resto e' dovuto ad una guerra tra bande. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, la polizia c'entra qualcosa, direttamente o indirettamente.
Il pezzo, finanziato da un potente "magnate dei media" locale, che gestisce una stazione radio vicina agli ambienti militari, sara' ascoltato preventivamente dal primo ministro, che dovra' dare il "via libera" alla sua trasmissione, e alla distribuzione nei media principali, e nelle comunita' di recupero.
Alcune strofe dell'inno, recitano frasi come "mille uomini cattivi morti valgono come la morte di una formica", quindi siamo a due formiche e qualcosa, e "i cattivi non devono avere posto dove poter vivere".
Un giorno, nei mercatini dei dischi usati a Bangkok, questo disco andra' a ruba.
 
 
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